Fa discutere la decisione di Antonio Conte di convocare in Nazionale Mario Balotelli. Il ct, dal ritiro azzurro di Coverciano, sgombra il campo dalle polemiche e prova a fare chiarezza: “Balotelli, come Cerci, è un patrimonio del calcio italiano - afferma l’ex allenatore della Juventus -. E' sciocco pensare che sia qui in Nazionale per lo sponsor, parliamo di cose serie. Non vive il suo momento migliore? Forse è meglio così. Non mi piace il sentito dire, è giusto testare e valutare un giocatore”.
Conte, che ovviamente si aspettava una serie di domande sull’attaccante del Livepool, affronta l’argomento con il sorriso sulle labbra e una punta di sarcasmo: “Un mese fa avrei dovuto spiegarvi la non convocazione di Balotelli, oggi perché l’ho convocato. La risposta è semplice: questa Italia, dopo la delusione mondiale, sta cercando di costruire un qualcosa di bello che ci possa portare alla qualificazione e a un buon Europeo. Era previsto il fatto che Balotelli venisse chiamato per essere valutato, anche perché non si può giudicare per sentire dire. Gioca titolare nel Liverpool, tanti altri giocatori non giocano neanche titolari. Escludere giocatori a priori mi sembra una sciocchezza”.
Resta il fatto che il posto Balotelli se lo dovrà guadagnare e a sottolinearlo è lo stesso Conte: “Sicuramente lui ha un’esperienza in azzurro importante, ha partecipato a un Mondiale e a un Europeo, ma non basta perché dovrà riempire il mio occhio, dovrà dimostrarmi di rientrare in una certa idea di calcio. Gli altri quattro attaccanti mi hanno già dato risposte importanti, partono avvantaggiati”.