"All'andata dissi che erano avanti e meritavano il primo posto. Ma oggi non firmerei per un pari: punto sempre all'obiettivo massimo". Antonio Conte carica così il gruppo azzurro nella conferenza stampa di vigilia della sfida con la Croazia valida per le qualificazioni all'Europeo 2016. In campo a Spalato, il ct schiererà un modulo inedito: "La scelta del 4-3-3 non nasce dalla volontà di contrastare la Croazia: fa parte di un progetto, e vista la situazione attuale è la soluzione migliore".
Il match contro Kovacic e compagni non sarà comunque determinante per la qualificazione: "E' importante ma non cambierà nulla in caso di qualsiasi risultato, è una gara bella con un avversario che ti dà stimoli. Ma non inciderà in termini incisivi sul cammino. Di sicuro affrontiamo la squadra più forte del girone".
La cosa certa secondo Conte è che l'Italia non ha problemi di realizzazione: "Abbiamo tanti esterni bravi, in 8 gare abbiamo segnato 11 goal e abbiamo giocatori con così poche presenze in Nazionale che hanno anche poche reti. Hanno poca esperienza in azzurro, tipo El Shaarawy, Pellè, Sansone, Gabbiadini. La porta devono trovarla".
Dopo la finale di Champions persa dalla Juve col Barcellona, si è parlato molto di un futuro di Pirlo lontano dal calcio che conta: "Andrea in Qatar o Australia? Quando sarà realtà eventualmente sarà una cosa che prenderemo in considerazione, ha ancora tanto da dare al calcio".