Italia, Conte: "Il mio futuro? Dipende dall'Europeo"

Pubblicato il 13 novembre 2015 alle 18:16:08
Categoria: Nazionali
Autore: Redazione Datasport.it

"Non ho dubbi che faremo un Europeo al massimo dell'impegno, io mi auguro che oltre a questo ci sia anche un buon risultato. Spesso e volentieri il nostro lavoro viene giudicato dal risultato, molto dipenderà da quello". Il commissario tecnico della Nazionale azzurra Antonio Conte parla del suo futuro e non esclude di chiudere la sua esperienza con l'Italia alla fine degli Europei 2016 in programma la prossima estate in Francia: "Mi piacerebbe ripetere l'Europeo di Prandelli che è stato straordinario - dice ai microfoni della Rai nell'intervista che precede l'amichevole di Bruxelles contro il Belgio -. Prendiamo esempio da quello che è successo quattro anni fa, non è giusto ricordare sempre i Mondiali in Brasile e non l'Europeo 2012. Anche in Italia si ricordano gli insuccessi e poche volte i grandi traguardi".

C'è spazio anche per qualche elogio ai singoli. In particolare Conte si sofferma sulle qualità di Graziano Pellè, ormai convocato in pianta stabile: "E' l'esempio di come potere sia volere. Snobbato dal calcio italiano si è costruito una bella carriera all'estero. Ha un grandissimo spirito di sacrificio. Il ritorno di Marchisio? E' importante perché lui sa fare tutto, può interpretare qualsiasi schema o modulo".

Infine il capitolo ritiro. Ai Mondiali brasiliani di un anno fa la scelta di Mangaratiba e la mentalità di grande apertura adottata dell'ex ct Cesare Prandelli avevano scatenato forti polemiche, soprattutto alla luce della precoce eliminazione di Buffon e compagni. Conte taglia corto ma annuncia cambiamenti: "Non voglio entrare nei precedenti, per me l'importante è che i giocatori stiano dentro la realtà dell'Europeo. Devono sentirne il profumo. Poi le mogli e le fidanzate si possono incontrare nei giorni liberi".