"La Nazionale come un garage? Chiedo scusa se qualcuno si è sentito offeso, non volevo mancare di rispetto a nessuno". Antonio Conte torna a bomba sul suo addio azzurro e rettifica quanto dichiarato due giorni fa, quando si era detto deluso dal poco lavoro svolto. "Mi avevate chiesto trasparenza e vi ho accontentato - afferma il ct, abbastanza seccato -. In compenso però qualcuno ha preferito il titolo ad effetto per andare a cercare la polemica. Mi sono sentito poco utilizzato solo perché mi era stato promesso che avrei lavorato di più. Ma non c'è mai stato un giorno in cui mi sia pentito della mia scelta".
Chiuso il fastidioso argomento, Conte affronta le questioni di campo: domani sera al Friuli è in programma l'amichevole Italia-Spagna: "Un impegno che ha grande valore perché devo valutare ancora nuovi giocatori e capire se potranno essere già utili all'Europeo - rivela il ct, che poi aggiunge -. Mi aspetto di vedere in campo quello che abbiamo provato in questi tre giorni di allenamento. Non è facile preparare una partita con persone che non vedi da tanto tempo". Infine un inevitabile pensiero agli attentati di Bruxelles: "Certi fatti ci sconvolgono, ma l'evento sportivo può essere anche una risposta a chi ci vuole mettere paura".