Alla vigilia delle amichevoli di lusso contro Spagna e Germania, il commissario tecnico della Nazionale Antonio Conte spazia tra passato, presente e futuro. Non manca un pizzico di amarezza nella conferenza di Coverciano: "Dopo il Mondiale c'era la volontà di cambiare tante cose nel calcio italiano, per tanti motivi non è stato possibile - le sue parole -. Personalmente, mi sono sentito come in garage: ho deciso che dopo gli Europei tornerò in pista".
Conte sgomma però di fronte alla domanda sulla sua futura destinazione: "Cosa mi attira dell'Inghilterra? Al momento nulla: sono l'allenatore della Nazionale e sono orgoglioso di esserlo. Ho sempre invidiato i ct che partecipano ad un Mondiale o ad un Europeo: sarà un'esperienza fantastica. Il mio non è assolutamente un addio al calcio italiano, che dopo il Mondiale ha comunque deciso di fare passi indietro come i gamberi. Ciò che mi è dispiaciuto in questi due anni - taglia corto l'ex allenatore della Juventus -, è che se una cosa andava fatta non era per il bene del calcio italiano ma di Antonio Conte".
"Io, in ogni caso, ho tanta voglia di lavorare - prosegue il ct -. Sono eccitato per gli Europei di giugno, sono carico sotto tutti i punti di vista. Queste esperienze ti capitano una volta nella vita. Piuttosto, avrei voluto testare la squadra con tutti i suoi effettivi in queste due amichevoli. Non sarà possibile, così come con ogni probabilità non sarà possibile anticipare la data della finale di Coppa Italia. Volevo dare ai ragazzi una settimana di riposo prima del ritiro, ma non potrò farlo. A questo punto - conclude Conte - non so quando cominceremo a lavorare per gli Europei".