Italia, Conte: "Portogallo? Per me non esistono amichevoli"

Pubblicato il 15 giugno 2015 alle 21:43:37
Categoria: Nazionali
Autore: Redazione Datasport.it

"I miei giocatori sanno quanto io detesti la parola sconfitta e voglio che pure loro capiscano la differenza tra vincere e non vincere, a prescindere se ci siano o meno tre punti in palio". La filosofia di Antonio Conte è nota a tutti ma, alla vigilia delle gare amichevoli, il ct dell'Italia è solito ribadirla: nel test di Ginevra col Portogallo non sono ammessi cali di tensione. "Non vedo grande differenza da una gara ufficiale - aggiunge il tecnico azzurro -, anche se è normale che siamo a fine stagione e si arriva molto stanchi".

Una stagione che Conte potrebbe terminare da imbattuto se i suoi ragazzi non scivoleranno con i lusitani, orfani oltretutto di Cristiano Ronaldo: "Non mi do un voto, ma so di aver lavorato duro come sempre - afferma alla vigilia del match -. In ogni caso per me non è stato un anno qualunque, fare il ct significa vedere i tuoi uomini saltuariamente: mi fa strano pensare di chiudere con solo 10 partite affrontate, ma questo è il mio ruolo e ormai ne ho preso coscienza. Lasciare l'incarico? L'idea non mi ha mai neppure sfiorato".

"Ci sono stati momenti difficili e ho sempre avuto ben presente l'impegno preso con chi mi ha voluto e il popolo italiano - aggiunge Conte, che poi mette in evidenza un problema strutturale della sua rosa -. È un momento di cambio generazionale: non c'è il grande centravanti che c'è sempre stato, e anzi a volte ce n’era anche più di uno. E' vero, i successi arrivano sempre per merito del gruppo, ma la prossima stagione mi aspetto belle risposte da Zaza e Immobile. Vedremo inoltre come si riprenderà Rossi".