Italia, Conte: "Tanti ostacoli ma non mi dimetto"

Pubblicato il 6 febbraio 2015 alle 10:39:55
Categoria: Nazionali
Autore: Redazione Datasport.it

"Non c'è stato alcun rischio dimissioni. Penso di essere una persona molto responsabile, soprattutto nei momenti difficili. Questo lo è". Con queste parole si apre la lunga intervista di Antonio Conte rilasciata alla Repubblica. Il ct non ha mai pensato dunque di lasciare la Nazionale e spiega: "Ho preso un impegno importante, anche spinto dall’entusiasmo del presidente federale Tavecchio, proprio per invertire la tendenza. Intendo rispettarlo".

Nella testa del ct azzurro c'è quindi solo l'Europeo: "Io voglio qualificarmi e giocarlo e gli ostacoli li affronto con decisione. Forse me ne aspettavo di meno. Da luglio interagisco con tutto il sistema: con le società di A, con la B, coi dilettanti, col settore giovanile - prosegue -. Sarebbe stato più facile fare il selezionatore, 7-8 giorni ogni tanto. Ma per quel ruolo, l’ho detto a Tavecchio, sarebbe bastato un altro qualsiasi, meno costoso".

Non poteva ovviamente mancare una considerazione sullo stage, saltato dopo le perplessità dei club: "Per farlo, avrei dovuto dare le pettorine ai miei collaboratori - scherza Conte -. Chiamare giocatori di B significava sminuire il prestigio della Nazionale. Allora ho fatto un passo indietro, sperando di farne due in avanti la prossima volta".

A chi gli fa notare che all'estero gli stage non esistono, il ct risponde: "Molti paesi ormai ci stanno davanti. Se anche la Serie A portasse sempre squadre in finale di Champions, sarei contentissimo così, però la realtà è un'altra – rivlea -. E forse non abbiamo toccato il fondo. Oggi non siamo né carne né pesce".

Al termine della passata stagione molte voci di mercato hanno accostato Conte al Milan: "L'anno scorso ebbi diverse offerte, anche di una squadra inglese molto importante - ammette l’ex allenatore bianconero -. Ma non ho mai parlato con nessuno: era questione di rispetto, avevo deciso di continuare con la Juventus. Poi è durato poco, ma è un altro discorso".

Conte, infine, svela uno dei motivi che l'hanno spinto ad accettare l'offerta di Tavecchio: "L'orgoglio di essere il primo ct meridionale – conclude -. Tengo tanto alle mie origini, è stata una spinta in più".