Anche Roberto Donadoni, ct della Nazionale dal 2006 al 2008, promuove gli azzurri di Cesare Prandelli: "Ho visto una bella Italia - dice ai microfoni di Sky - che sta esprimendo un bel gioco, dove si vede che c'è la voglia e il desiderio di imporsi sull'avversario e non subirlo solamente. E questo è determinante anche per coloro che osservano e poi si affezionano a un gioco del genere. Non so se i problemi esterni compattano l'ambiente, anche se la storia insegna proprio questo. Le difficoltà aiutano, ma non ce n'è la necessità o il bisogno, perché questo è già un gruppo fatto di ottimi ragazzi che hanno un'ottima possibilità di giocarsela con tutti come stanno dimostrando. Mi auguro che possano arrivare fino in fondo".
Tra i segreti di questa squadra, secondo Donadoni, c'è Andrea Pirlo: "E' semplicemente straordinario, ho avuto modo di allenarlo e ritengo che sia il più forte che abbia mai allenato. Lo sta dimostrando ancora oggi, è integro, magari l'anno scorso al Milan ha avuto problemi fisici che hanno fatto fare determinate considerazioni. In realtà sta dimostrando, e lo ha fatto anche alla Juve, di essere fisicamente apposto e di avere ancora una qualità da podio".
Le critiche piovute sulla Nazionale azzurra, fino a questo momento, hanno riguardato il reparto offensivo e l'assenza, in particolare, di un attaccante che la butti dentro: "Sorrido perché nell'immaginario di tutti c'è il modello che è quello del Barcellona e sapete bene come gioca - conclude Donadoni -. Non sento dire che al Barca manchi una prima punta. C'è la voglia di tirare fuori qualcosa, Prandelli sa che cosa deve fare e come lo deve fare. Quello che sta facendo è positivo".