La storia di Emanuele Giaccherini assomiglia ad una favola: l'esterno della Juventus quando l'Italia disputava gli Europei in Austria e Svizzera nel 2008, giocava in Serie C2. Ed ora sembra destinato a vivere da protagonista la spedizione in Polonia e Ucraina: "Ho sentito Conte - rivela l'azzurro -, gli ho detto che gli sono vicino in questo momento e l'ho ringraziato per quello che mi ha dato sia dal punto di vista umano che tecnico, perché se sono qua gran parte del merito è suo".
L'approdo in azzurro è un premio alla sua grande stagione in bianconero: "Non lo vedo come un riscatto - spiega Giaccherini -, io il corso della mia carriera lo rifarei perché mi ha fatto capire tante cose e, se sono arrivato fin qua è perché ho passato dei momenti difficili, sono stato bocciato tante volte per il mio fisico, ma sono sempre ripartito".
L'esterno azzurro è sicuro che lo scandalo che sta scuotendo il mondo del calcio debba rimanere fuori dal ritiro azzurro: "In questo periodo pensiamo solo a noi stessi - continua lo juventino - per far bene all'Italia e per cercare di vincere questo Europeo. Il calcioscommesse è una brutta storia, ma ci sono i magistrati che risolveranno la questione". Infine, a chi gli chiede chi possa essere il protagonista del torneo continentale, Giaccherini è sicuro: "Penso che Balotelli possa essere il giocatore che può dare qualcosa in più a questa squadra".