Daniel Hackett torna a parlare dopo il grave infortunio (rottura del tendine del bicipite femorale) che lo ha colpito lo scorso dicembre e che lo terrà fuori per il resto della stagione. Il giocatore dell'Olympiacos, in una lunga intervista rilasciata al Corriere dello Sport, parla del suo possibile rientro in Nazionale a settembre in occasione del torneo continentale: "Dai sei mesi non si scappa, è quella la prognosi per chi, come me, ha avuto la sfortuna di rompere i due tendini flessori della coscia. Bisogna avere la pazienza che si saldino di nuovo all'osso. Subito dopo l'infortunio ho parlato con Ettore Messina, lavorerò forte per essere in condizioni decenti a giugno. Voglio ringraziare la federazione che mi ha messo a disposizione tutto ciò che serviva per muovermi verso Pavia, dove sono stato operato dal professor Benazzo".
Dopo un inizio difficile, Hackett è riuscito a ritagliarsi parecchio spazio all'Olympiacos prima del brutto infortunio: "Peccato perchè quest’anno l’Olympiacos ha i mezzi per qualificarsi alle Final Four di Eurolega, avendo la miglior difesa d'Europa. Il futuro? Sono in scadenza di contratto, ma ho ricevuto segnali positivi. La Grecia si è dimostrata una grande sfida e si è dimostra una buona scelta. Tutti gli italiani che sono all'estero stanno andando bene. Guardate la crescita di Melli”.
Non poteva ovviamente mancare una considerazione su Alessandro Gentile e sulla scelta di lasciare Milano per approdare in Grecia al Panathinaikos: "Conoscendo Ale, non mi sono permesso di fare domande, però mi ha fatto strano perché ha vinto tanto con Milano, di cui è stato un giocatore simbolo. Ora spero non vinca troppi derby con il Panathinaikos". Infine una battuta sull'Olimpia (sua ex squadra) che sta vivendo una stagione di alti e bassi: "Deve ancora ritrovare la sua identità e ridisegnarsi senza Gentile, ma è attrezzata abbastanza per ripetersi in Italia".