Marcello Lippi, attuale c.t. della Cina ed ex c.t. azzurro, sceglie i microfoni di Sky Sport per replicare alle parole di Carlo Tavecchio, che lo ha indicato come primo responsabile per la scelta di Gian Piero Ventura sulla panchina azzurra.
"Oggi - dice Lippi - non si fa altro che parlare di Marcello Lippi: lo hanno fatto Malagò ieri, Tavecchio oggi. E' vero quello che ha detto Malagò, eccetto una cosa: che io ho scelto l'allenatore. No, non l'ho scelto io. Io sono andato a cena da Malagò con Tavecchio, mi era stato proposto di diventare direttore tecnico di tutte le Nazionali, e abbiamo convenuto di contattare alcuni tecnici. Così ho parlato con Ventura, Montella e Gasperini. Poi in Federcalcio ho parlato con Tavecchio e ho esposto le mie impressioni chiarendo che l'allenatore lo avrebbe scelto lui. E lui disse che avrebbe scelto Ventura per una questione di esperienza".
Prosegue il tecnico viareggino: "Mi sembra che Tavecchio non abbia una buona memoria. Bastava che si ricordasse che lui un anno prima aveva firmato il nuovo statuto dei procuratori che prevedeva che il parente di un procuratore non potesse lavorare con la Federazione. Bastava che dicesse questo e tutto sarebbe finito. Non disse nulla, sono stato direttore in pectore, ho anche firmato un pre-contratto e poi un giorno prima mi dissero che non si poteva fare più nulla".
"Io sono dispiaciuto - conclude Lippi - come tutti gli italiani, soprattutto nel vedere campioni come Buffon, Chiellini e Barzagli uscire in questo modo".
Articolo a cura di Davide de Rosa Laderchi