Imprevedibili come le loro schiacciate, le ragazze “terribili” del coach Davide Mazzanti hanno vinto la 32esima edizione del Campionato Europeo femminile presso lo “Stark Arena” di Belgrado, sconfiggendo le serbe.
Gli Europei femminili sono iniziati il 20 agosto c.a.: le Italiane esordirono nel confrontarsi contro bielorusse, battendole. Le partite sono state tanti scalini per crederci ancora una volta dopo la vera delusione alle Olimpiadi di Tokyo 2020. Paola Egonu è stata la portabandiera del CIO (Comitato Olimpico Internazionale) a Tokyo 2021, insieme a Jessica Rossi – la campionessa olimpica di tiro a volo – e Elia Viviani – l’atleta specialista dell’Omnium del ciclismo su pista a Rio De Janeiro 2016 –. Le italiane, alle Olimpiadi di Tokyo, erano partite bene contro la Russia, vincendo 3 set a 0. La ricaduta è stata dura almeno quanto il volo verso l’alto iniziale a queste recenti Olimpiadi, presiedute dall’imperatore giapponese Naruhito: l’Italia della pallavolo femminile è stata sconfitta nei quarti di finale, proprio dalla Serbia, perdendo 3 set a 0, il 4 agosto 2021.
La pallavolo maschile italiana è stata sconfitta, come le ragazze italiane, durante i quarti di finale delle Olimpiadi, contro l’Argentina il giorno prima (3 agosto 2021).
Allora difficile ricominciare il percorso per la prima partita degli Europei femminili con il piede giusto. Davide Mazzanti: «Alle ragazze avevo detto: – cercate di staccarvi da tutto quello che vi circonda – perché già di emozioni ne abbiamo tante».
Dal 20 al 26 agosto, l’Italia della pallavolo femminile del girone C ha sconfitto tutte le avversarie: 5 matches vinti del girone C; l’ultima avversaria a capitolare di fronte alle italiane è stata la Svizzera.
Venerdi, 3 settembre, semifinale, “Europei 2021 femminili”, Italia – Olanda: 3-1. Il match.
Davide Mazzanti ha capito che Paola Egonu non può bastare a un gioco di squadra che è mancato. Le olandesi avrebbero potuto prevalere, se non ci fosse stato una coordinazione perfetta tra chi schiacciava il match point (punto decisivo della partita), le centrali, le palleggiatrici e gli opposti.
In campo, in maniera ordinata, le italiane hanno mandato in vera difficoltà le oranges perché quando queste ultime pensavano di aver capito chi avrebbe battuto tra la Danesi e la Egonu era troppo tardi; il punto era quasi sempre piazzato dove c’è lo spazio vuoto per distrazione della difesa.
Mentre le ragazze di Mazzanti snocciolano punti a proprio favore, il resto del mondo non sembra interessato a questa loro impresa perché dovevano prendere di sorpresa i tifosi italiani allo “Stark Arena” a Belgrado. Il palazzetto è stato pieno il 3 settembre poche ore prima per vedere l’incontro Turchia-Serbia alle ore 17,30 (ora italiana); per vedere Italia-Olanda i tifosi italiani sono rimasti in 7000.
Dopo i primi due set a favore dell’Italia, le olandesi rientrano in partita e riescono ad aggiudicarsi il terzo set (25 a 16 per l’Olanda). La squadra di Salinger sembra aver cambiato volto nel terzo set, approfittando della stanchezza delle italiane: Sylla ha anche un’invasione di campo con 14 a 9 a favore delle oranges; sembra avere problemi a un ginocchio.
Il Ct Mazzanti fa alcuni cambi per far respirare le titolari: Nwakalor debutta sostituendo per mezz’ora la schiacciatrice Paola Egonu; fuori anche Sylla e la Orro, dentro Malinov e Gennari. Per il quarto set, l’head coach Mazzanti ha deciso di far rientrare la centrale Orro e Paola Egonu, lasciando in campo la Gennari al posto di Sylla – non si sa ancora l’entità dell’infortunio –.
Le azzurre ritrovano il giusto ritmo della partita: Danesi fa con la Pietrini alcuni muri efficaci; i floating service e i top spin per le azzurre vengono eseguiti alla perfezione da Chirichella, Pietrini ed Egonu.
Il muro della Bongaerts, anche nel quarto e ultimo set, sembra di burro; la Bujis, con il muro della Danesi-Orro-Pietrini, non può schiacciare come vorrebbe sulle centrali azzurre; Grotheus non sembra avere altri schemi di gioco per la propria squadra; la Plak non è riuscita, nel quarto set, a farsi passare la palla dalla propria palleggiatrice a causa di efficaci schemi di gioco delle azzurre, sotto i validi consigli dell’allenatore azzurro Davide Mazzanti.
Le azzurre si aggiudicheranno la prossima finale da giocare il giorno seguente, 4 settembre, con il quarto set 25 a 18, contro la Serbia. Italia-Olanda, 3-1 (25-19, 25-17, 16-25, 25-18)
Sabato, 4 settembre, finale, “Europei 2021 femminili”, Italia – Serbia: 3-1, il match.
Allo Stark Arena di Belgrado, la maggior parte degli spettatori tifa Serbia. Il sogno realizzato di Mazzanti si fa sempre più ambizioso: vincere in “casa loro”, dopo lo smacco della vittoria del mese scorso alle Olimpiadi. Nel palazzetto vi sono stati 20.565 spettatori ad assistere alla finale degli Europei femminili. L’Italia della pallavolo, sia maschile che femminile, non riportava a casa un oro dal 2009 a Lodz (l’Italia giocò contro l’Olanda in Polonia). La medaglia di bronzo dell’Italia dalle pallavoliste azzurre nel 2019 ad Ankara non è stata una sconfitta, ma nemmeno una piena soddisfazione dei sacrifici fatti per scalare la classifica.
SERBIA-ITALIA 1-3 (26-24, 22-25, 19-25, 11-25) Italia-Serbia, 3-1
Temibili si sono rivelate il duetto l’alzatrice Popovic e Boskovic in diagonale che schiacciavano ad alta velocità dal primo set: la Boskovic ha fatto alcuni spike alla velocità di 111 km/h. Quest’ultima si è presentata attenta ad ogni pallone durante il primo set; ma, si è presentata in campo con una vistosa fasciatura sulla spalla sinistra.
Sylla, nel primo set, segna il pari 24 a 24 contro le serbe, schiacciando in zone vuote dove non c’era la difesa serba. Boskovic risponde all’attacco, battendo dalla seconda linea su Sylla due volte di seguito.
Mazzanti, inizialmente, non smembra lo starting six con la diagonale Orro-Egonu, le schiacciatrici Sylla e Petrini, le centrali Chirichella e Danesi e il libero De Gennaro. Poi, durante la partita, sfrutta le forze in panchina che danno modo di riprendere fiato alle titolari: entrano Gennari, Malinov e Parrocchiale.
Dal secondo set in poi, le serbe hanno incominciato a fare errori banali di fronte ad alcune vincenti intuizioni di cambi di gioco di squadra delle azzurre: Popovic mura toccando con le dita alcuni spin e/o pallonetti di Sylla che sarebbero andati fuori, Boskovic schiaccia in maniera imprecisa toccando la rete e, una volta, con la palla tocca un’antenna della rete di fronte agli arbitri seguenti: il polacco Pawel Burkiewicz e il turco Nurper Ozbar.
Nel secondo set, le serbe tengono testa alle azzurre raggiungendo di nuovo il pareggio 20 a 20. A questo punto, Pietrini cerca di segnare ogni pallone che viene servito dalle compagne che si avvicendano in ricezione e Egonu finisce l’opera. Paola Egonu, pur avendo un cambio della compagna Malinov, segnerà il 50 % dei punti dell’intera partita.
Nel terzo set, le serbe perdono il ritmo di gioco tra di loro, soprattutto con Mina Popovic in posizione di libero rispetto alla Rasic in zona di attacco insieme a Ognjenovic: in questa frazione di set, le serbe stavano per perdere 20 a 8 contro le azzurre. La Boskovic è ormai spiazzata dal cambio di gioco azzurro.
Ofelia Malinov è entrata sull’8 a 4 per l’Italia nel terzo set, migliorando l’intesa tra le centrali come la Parrocchiale e la Gennari. Quest’ultima tiene duro fino alla fine della partita ed esorta le compagne. Anche Sylla ha stretto i denti fino alla fine della partita, malgrado il ginocchio fasciato. Chirichella da schiacciatrice passa a murare efficacemente verso la fine del terzo set: Pietrini butta giù il pallone anche sulla linea, con verifica del “challenge”.
Le fantastiche azzurre finiranno anche il quarto set, guardando gli occhi del loro allenatore per capirne la sua approvazione. Sylla tirerà l’ultimo punto sulla linea in fondo al campo, lasciando di stucco le serbe, ormai demolite in casa loro.
Paola Egonu è stata premiata, a fine competizione, dal Presidente CEV Aleksandar Boričić come miglior giocatrice degli Europei femminili 2021 (https://eurovolley.cev.eu/en/match-centres/2021/women/wff-02-serbia-v-italy/). Paola Egonu, classe ’98, proveniente da Cittadella, si accasa all’Imoco di Conegliano e in Serie A1 ha già conquistato due Supercoppe italiane, il campionato mondiale 2019, due Coppe Italia. Era già stata premiata come miglior pallavolista nell'edizione 2020-21 dello scudetto e durante la «Champions League 2020-21».
Successivamente, le azzurre hanno ricevuto, oltre la Coppa per il riconoscimento del primo posto, un assegno da 500.000 euro che riscuoterà la FIPAV per distribuirli ai vari club di Pallavolo e per sostenere le nuove generazioni ad avvicinarsi a questa disciplina.
Le azzurre hanno superato se stesse. Nessuno si scorderà facilmente la loro “piccola grande impresa”, mentre stanno iniziando anche i campionati europei maschili ai quali parteciperà l’Italia di De Giorgi.
Grazie dell’attenzione.
Katiuscia Lalla