Attacco durissimo, quello di Gianluca Petrachi a Roberto Mancini. Il ds del Torino, intervistato da RMC Sport, ha risposto all'appello del ct della Nazionale di calcio che, sia dopo le prime amichevoli che a pochi giorni dall'esordio in Nations League contro la Polonia, aveva lamentato un limitato utilizzo da parte dei club dei giovani italiani in Serie A. Una replica che, però, si è subito trasformata in accusa nei confronti dell'ex allenatore di Zenit San Pietroburgo, Manchester City ed Inter.
E Petrachi, nell'attaccare l'allenatore dell'Italia, ritorna proprio agli anni del suo incarico in nerazzurro. "Mancini parla di giovani italiani, ma con lui non ne giocava neanche uno all'Inter, c'erano solo stranieri. Doveva pensarci prima, dovremmo tutti pensare a cosa è successo in passato. Questo sistema è malato, ci vogliono regole che vadano rispettate, ma tutto sta pian piano peggiorando. C'è tanta politica e poca gente esperta di calcio, se le regole non vengono rispettate non ci sarà futuro per questo sport, i vertici devono capirlo o sarà dura". Il ds è intervenuto anche sulle squadre B, con la Juventus unico club a sposare la causa. "Questa idea non mi convince - dice Petrachi - i giovani vanno fatti crescere in altri campionati. In Serie C le squadre scompaiono perché non vengono aiutate, servono finanziamenti per far giocare chi merita. La verità è che i nostri giovani non sono nelle condizioni di giocare in campionati competitivi".