L'Italia riparte da Andrea Pirlo, richiamato al posto dell'infortunato Bonaventura. Un ritorno speciale che, dopo l'addio alla maglia azzurra subito dopo la cocente eliminazione al Mondiale, il centrocampista spiega così: "Conte era l'unico ct al quale avrei detto sì: con un altro allenatore non so sarei stato qui. Con Conte c'è un progetto, ci sarà da divertirsi e da vincere, al termine di questi due anni". Pirlo, nel match contro l'Azerbaigian di venerdì sera a Palermo, supererà Zoff per numero di presenze in azzurro.
Il ct ha detto su Pirlo: "Domani gioca Andrea perché sta bene, ma c’è pure Marchisio. Avevo il dubbio perché non giocava da un mese ma contro la Roma l’ho visto bene. Lui è stato importante per me nel club, e sono sicuro che lo sarà anche in Nazionale". Sul match contro la selezione azera ha aggiunto: "Bisogna avere le antenne dritte, perché l’Azerbaigian contro la Bulgaria ha perso a tre minuti dalla fine. Avranno voglia di far bene giocando contro l’Italia. C’è da fare la partita dal primo fino al novantacinquesimo. E mi auguro che a fine partita si dica che è stato un impegno facile".
Sulla salute della squadra Conte ha detto: "I ragazzi hanno lavorato bene, con grande abnegazione ed entrando già in maniera abbastanza importante nell’idea di gioco che vogliamo sviluppare. L’aria è buona, i ragazzi sono sul pezzo". In chiusura una battuta sul chiacchierato argomento riguardante i tanti stranieri in campionato: "Lo straniero per me deve giocare se è superiore ai calciatori italiani. Se bisogna fare presa sul tifoso, ecco da quel punto di vista mi auguro che le scelte fatte in futuro siano ponderate".