La catastrofe si è avverata. L'Italia dopo 60 anni e 14 edizioni di seguito in cui partecipava non si è qualificata per i prossimi Mondiali in Russia. Gli azzurri di Ventura sono stati eliminati nel playoff contro la Svezia che ha aperto definitivamente la crisi del calcio italiano. L'Italia dopo questa storica disfatta che ha deluso tutta la sua gente, avrebbe ancora un'ultima clamorosa quanto remota chance di partecipare al Mondiale. L'articolo 7 del regolamento FIFA infatti dice che se un'associazione si ritira o viene esclusa, per una guerra ad esempio, la Federazione internazionale può sostituirla. L'Italia sarebbe la prima tra le escluse perchè ha il più alto ranking mondiale delle altre nazionali eliminate.
Dopo tutto il caos mediatico che si è creato intorno all'Italia per la mancata qualificazione ai prossimi Mondiali, i colori azzurri potrebbero comunque vedersi in Russia. Questo possibilità è data dall'articolo 7 della FIFA che recita: "Qualora un’associazione (delle 32 qualificate) si ritiri o sia esclusa dalla gara, il comitato organizzatore della FIFA deciderà sulla questione a propria discrezione e prenderà qualsiasi azione ritenuta necessaria. Il comitato organizzatore della FIFA può in particolare decidere di sostituire l’associazione in questione con un’altra associazione". La prima scelta sarebbe l'Italia, la migliore per ranking tra le escluse.
Di situazioni a rischio nelle nazioni qualificate al prossimo Mondiale in effetti ce ne sono e c'è anche un precedente storico che sostiene questa drammatica, dal punto di vista civico e sociale, ipotesi. Nel 1992 la Jugoslavia fu esclusa dagli Europei per lo scoppio della guerra nei Balcani e al suo posto venne scelta la Danimarca, che si consacrò campione d'Europa poche settimane dopo.
Una situazione remota, ma possibile seppur crudele da augurare. L'unico motivo per cui la FIFA può decidere di escludere una nazionale è lo scoppio di guerre o questioni sociali nei Paesi in questione. Tra le trentadue qualificate ci sono scenari a rischio come in Corea del Sud, in Iran, in Nigeria, oppure in Arabia Saudita, Egitto e Senegal. Lo scenario da qui a giugno potrebbe cambiare ma sarebbe decisamente meglio che l'Italia saltasse meritatamente un Mondiale piuttosto che vedere altri orribili e sanguinosi scenari.