"Trovo insopportabile questa rincorsa a tirare sempre per la giacca Mario Balotelli". Cesare Prandelli difende a spada tratta SuperMario dopo le dichiarazioni del pentito di camorra che aveva accusato il giocatore di aver spacciato droga per scherzo. A poche ore dall'amichevole con il San Marino, il ct dell'Italia attacca: "Stranamente, ogni volta che si avvicina una grande manifestazione azzurra c'è sempre qualcosa che disturba - spiega nella consueta intervista pregara a RaiSport -: evidentemente perché questa maglia crea l'opportunità di affrontare certi argomenti, di metterli sul palcoscenico. Ma non è assolutamente giusto".
Prandelli prosegue poi parlando dei casi deflagrati durante la sua gestione: "So che tutti i tecnici azzurri prima di me hanno avuto le loro patate bollenti - continua -. Ma ogni volta che ricapita mi meraviglio: sei sempre qui a dover affrontare certi argomenti delicati, e devi cercare di dosare le parole per non creare danni. Ma noi non abbiamo bisogno di queste difficoltà per ritrovarci, per compattarci, come si diceva una volta: la nostra armonia l'abbiamo sempre avuta, e l'abbiamo trovata sul campo".
Tornando sul discorso Balotelli, Prandelli spiega: "Penso sia stufo, è il suo stato d'animo a parlare per lui. E' insopportabile questa rincorsa a tirarlo per la giacca in ogni situazione - aggiunge il tecnico della nazionale - Oramai è talmente popolare. Deve valutare ogni situazione, scegliere con attenzione chi frequentare. Lui che spaccia, anche solo per scherzo, non ce lo vedo proprio, assolutamente no. Ci sarà occasione per approfondire, ma la visita a Scampia era solo la curiosità da ragazzo, non pensava di aver fatto nulla di male. E ha già chiarito tutto col magistrato".
Nei giorni scorsi Platini aveva dato l'Italia tra le favorite alla conquista del Mondiale brasiliano. Prandelli ringrazia ma chiarisce: "Gli sono molto grato, ma io penso ancora alla qualificazione. Certo, abbiamo cinque-sei ragazzi molto interessanti, per valori tecnici e spirito col quale vestono la maglia della nazionale. E per questo sono abbastanza ottimista. El Shaarawy? Non è vero che è stanco - afferma -: i nostri dati dicono esattamente l'opposto, è uno dei più in forma. Evidentemente nel finale di stagione ha avuto un calo mentale. Gli hanno detto tante di quelle volte che era stanco, che alla fine se ne è convinto anche lui".