Gioco, risultati, ottimismo. Cesare Prandelli ha curato la depressione del calcio italiano, e senza campioni. "Sì, il clima è più sereno, è sparito il pessimismo del dopo Mondiale - dice il commissario tecnico azzurro, all'Ansa, all'indomani dell'amichevole con l'Ucraina -. Le critiche ci hanno fatto mettere qualcosa in più, la mia soddisfazione è vedere un gruppo di ragazzi che fa squadra, un'idea di gioco, un'impronta. Ci davano per morti, e invece siamo vivi. Possiamo essere una squadra importante anche senza il grandissimo fuoriclasse, anche se noi i nostri fuoriclasse li abbiamo e il primo è Buffon".
Antonio Cassano avrebbe tutti i numeri per essere il fuoriclasse decisivo per questa squadra ma il barese nell'ultimo periodo non sembra molto in forma. "Lui sa prendersi le responsabilità sulle spalle - conclude Prandelli - ma se fosse supportato da una condizione brillante, sarebbe più incisivo. Tutti i calciatori sperano di giocare con continuità nel loro club, e io spero per le prossime convocazioni di avere giocatori con tante partite nelle gambe".