Quella
Lo fa in un'intervista a Mediaset nella quale trova anche il tempo di spiegare il suo rifiuto a un possibile Donadoni-bis sulla panchina della Nazionale. "La Spagna a fine ciclo? Se anche così fosse - dice l'attuale allenatore del Bologna - è stato un grandissimo ciclo, forse unico. Probabilmente è vero che questa squadra ha perso qualcosa rispetto al passato ma resta comunque sempre forte e completa. E in più conta, in tornei come questo, l'abitudine a vincere e la voglia di emulare che ti ha preceduto".
Quindi la ricetta per battere finalmente la Spag na: "Bisogna giocare, comunque, essere accorti ma non rinunciatari. A me l'idea di attendere non piace: farlo sarebbe sbagliato. Sicuramente avremo delle chance, l'importante sarà coglierle perché non saranno tante. Conte sa trasmettere valori importanti alle sue squadre che vanno tradotti in campo, ma questo è indubbiamente un vantaggio"."Rammarico per aver rifiutato la panchina azzurra per il dopo Conte? No - conclude il tecnico bergamasco -, perché non sono mai stato abituato a ragionare così. È vero, potevo tornare in Nazionale, ma quando prendo una decisione vado avanti per la mia strada. Fare altro sarebbe solo uno spreco di tempo e energie".