Champions League, Roma e Juventus: confronto impietoso con le spagnole

Pubblicato il 5 aprile 2018 alle 15:45:52
Categoria: Notizie Champions League
Autore: Redazione Datasport

Un confronto impari, che va a ridimensionare ulteriormente una Serie A (forse) meno allenante per i club che vanno poi a cimentarsi con le coppe europee e aumenta il divario con la Liga. Il nostro è ormai un campionato dalle diverse velocità, dove si formano i gruppetti delle candidate allo scudetto (Juventus-Napoli), alla Champions League (Inter, Roma e Lazio) e all'Europa League (Milan, Sampdoria, Fiorentina, Atalanta) già dopo una ventina di giornate, e verosimilmente i club impegnati in Europa ne risentono. I numeri parlano, e sono impietosi per il calcio italiano: nelle sei sfide tra club nostrani e spagnoli in Champions League, non è mai arrivata la vittoria per l'Italia calcistica, mentre sono arrivate parecche scoppole.

Il duello Italia-Spagna è diventato sintomatico del calo della Serie A nelle gerarchie del Vecchio Continente (d'altronde, un paese che non qualifica la sua Nazionale al Mondiale non può essere definito in salute), ed era iniziato con due sfide dai risultati opposti: ottimo lo 0-0 della Roma contro l'Atletico Madrid, deprimente per il nostro calcio il 3-0 inflitto dal Barcellona alla Juventus campione d'Italia. In seguito sono arrivati il pareggio bianconero nel ritorno allo Stadium (0-0) e il 2-0 inflitto dai colchoneros ai giallorossi, e poi ecco la due giorni terribile dei quarti di Champions League: deprimente il tracollo mentale e tecnico della Juventus contro il Real Madrid (0-3 che lascia poche repliche), a metà tra lo sfortunato e il meritato il 4-1 subito dalla Roma contro il Barcellona. Il calcio italiano si ritrova con due squadre virtualmente fuori già all'andata, ma soprattutto con dei numeri impietosi: nei 6 confronti stagionali con la Spagna sono arrivati due pareggi e 4 sconfitte, con uno score totale di un gol segnato e 12 subiti. Il gol è arrivato ieri, nel 6° match tra Italia e Spagna: dati che devono farci riflettere e ripensare alla gestione di una Serie A meno competitiva di un tempo, e depotenziata dalle spese eccessive del passato e dal calo delle milanesi.