L'Italia e il timore del "biscotto"

Pubblicato il 14 giugno 2012 alle 23:42:03
Categoria: Nazionali
Autore: Redazione Datasport.it

L'Italia per passare il turno è ora obbligata a superare l'Irlanda nella partita di lunedì sera. Ma potrebbe non bastare. L'ipotesi del pareggio per 2-2 (o con più gol) tra Spagna e Croazia è l'incubo degli azzurri perché eliminerebbe la squadra di Prandelli rendendo inutile persino una eventuale larga vittoria contro l'Irlanda. Il regolamento, infatti, prevede che in caso di arrivo a pari punti (è il caso nel quale ci troveremmo se l'Italia battesse l'Irlanda e finisse in parità tra Spagna e Croazia) il primo criterio da considerare sarebbe la differenza reti, limitata però alle gare tra le squadre arrivate a pari punti. Poiché, in quel caso tutte e tre le sfide fra Italia, Spagna e Croazia sarebbero finite in parità, è evidente che la differenza reti delle tre squadre sarebbe pari a zero. A questo punto entrerebbe in campo il secondo criterio, vale a dire il numero di reti realizzate nelle tre sfide. E proprio per questo motivo che un 2-2 (ma anche un 3-3 o un 4-4) fra croati e spagnoli mandarebbe a casa Buffon e compagni.

Per qualificarsi, dunque, l'Italia deve vincere e sperare che Croazia-Spagna finisca in pareggio per 0-0 o con la vittoria di una delle due formazioni. In caso di vittoria degli azzurri e pareggio per 1-1 in Spagna-Croazia gli scontri diretti fra le tre rivali sarebbero in perfetta parità. Entrerebbe in azione il criterio della differenza reti generale e l'Italia per superare la Croazia (che ha battuto l'Irlanda 3-1) dovrebbe battere la squadra del Trap con almeno tre reti di scarto o per 4-2. In caso di vittoria per 3-1 passerebbero gli azzurri in virtù del miglior coefficiente Uefa.