Antonio Conte punta su di lui, lui è pronto a prendere per mano la Nazionale. Senza i mostri sacri Andrea Pirlo e Daniele De Rossi, contro Bulgaria e Inghilterra il centrocampo dell'Italia sarà affidato alla regia di Marco Verratti: "Sarebbe bello se diventassi il simbolo del ricambio generazionale - le sue parole dal ritiro di Coverciano -, vorrebbe dire che sto facendo bene e che si punta su di me. Pirlo è unico ed è giusto che stia davanti a me. Ma io mi devo guadagnare il posto e non mi pesano gli esami di maturità".
Verratti, in campo e fuori, dimostra grande maturità a dispetto dei suoi 22 anni: "Pirlo è un campione che ha vinto tutto, credo che il ct potrebbe provarci anche insieme: sono pronto a coprire più ruoli, l'ho già fatto in passato. Le prossime gare saranno un banco di prova e non c'è problema, ogni partita è un esame: per me e per la squadra". Il discorso si sposta poi sulla sua stagione al Psg e sulla Champions League: "Sarebbe fantastica una finale tra Juventus e Psg - chiude Verratti -, se non vincesse la mia squadra lo farebbe comunque un club italiano dove giocano tanti amici. Credo che la Juve possa arrivare fino in fondo, è una delle favorite. A Parigi sto benissimo: è chiaro che ogni italiano vorrebbe giocare in Serie A, ma io sto facendo grandi esperienze in Francia. Ho la possibilità di giocare con grandi campioni come Ibrahimovic, e questo mi permette di migliorare in ogni aspetto del gioco, soprattutto sul piano mentale".