Londra 2012: Jessica Rossi, oro e storia da restare senza fiato

Pubblicato il 4 agosto 2012 alle 20:27:24
Categoria: Olimpiadi
Autore: Piergiuseppe Pinto

Guarda la fotogallery dell'oro della Rossi nella fossa femminile

Potremmo iniziare questa storia, quella di Jessica Rossi, oro e record mondiale nel tiro a volo, dicendo che i suoi genitori hanno guardato la finale olimpica di Londra in un container dove vivono da ormai tre mesi, a causa del terremoto che a maggio ha colpito l'Emilia. Potremmo dire che fanno i contadini nella campagna di Crevalcore, in provincia di Bologna. Che quando sono riusciti finalmente a telefonarle, al termine della gara, lei parlava con l'oro al collo di fronte ai giornalisti e ha risposto in diretta: "Come chi è? Sono io". Potremmo raccontare del fatto che Jessica è una ragazza di 20 anni e che il tiro a volo, specialità trap (o fossa olimpica), non è proprio uno sport per signore. Potremmo parlare del suo fidanzato, anche lui tiratore, lui sì presente a Londra, a fare un tifo indiavolato per la sua dolce metà con cui già convive da qualche mese. Si potrebbe persino parlare del suo coach mentale, di nome Roberto Re, che aveva predetto tutto (medaglia e primato) e mostra come testimonianza fedele un sms.

 Si potrebbe lasciare spazio alle sue parole a fine gara per capire di più di lei. "Sono stata perfetta? Quasi (Quasi? Ha fatto 99 centri su 100! Ndr). Ero concentratissima, mi addormento da settimane sognando questa gara, persino il podio. Cosa c'è di diverso oggi da quel sogno? Ci siete voi giornalisti. E dalle altre vittorie? Che voi giornalisti negli ultimi quattro anni non c'eravate", mica sprovveduta la giovane. D'altronde spara circa 25 mila cartucce all'anno e alla domanda cosa farà adesso replica: "Non mi starete mica chiedendo se voglio smettere? Imitare la Vezzali? Magari".

Ma per saperne davvero di più, alla fine, si potrebbe riportare la risposta al quesito sulla bocca di tutti: come diavolo è possibile che una ragazza incominci a fare tiro a volo? "Ho provato una volta con mia papà, ha lanciato due bersaglietti con la mano e li ho centrati entrambi. Avevo sette anni. Mi sa che era scritto da qualche parte". Già, è proprio così. Ed per questo che oggi, con tutte le cose che ci sarebbero da dire e raccontare, ci ha lasciato comunque senza parole.

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