"Il nostro obiettivo è quello di riconfermarci in Italia e fare del nostro meglio in Europa, magari riuscire ad entrare tra le prime 8”. Andrea Agnelli, presidente della Juventus, fissa l’obiettivo principale per lui e per il nuovo allenatore Massimiliano Allegri. Intervistato da Bloomberg, lo stesso Agnelli si è poi soffermato sulla questione Tavecchio: “Mancano tante cose al calcio italiano, come stadi adeguati, un progetto tecnico ed un pensiero alla collettività. Tavecchio invece pensa solamente ai giocatori mangiabanane”.
Sul mercato Andrea Agnelli è stato piuttosto categorico, confermando che nessun big partirà: “Non abbiamo messo al momento nessun giocatore sul mercato. Sono comunque orgoglioso di aver comprato in questi anni, a prezzi tutt'altro che esorbitanti, campioni come Pirlo, Barzagli e Pogba”. Con l’inizio della torunée indonesiana, la Juventus ha pensato alla commercializzazione del proprio brand e lo stesso Agnelli si è detto orgoglioso della massiccia presenza di tifosi bianconeri nel Mondo: “La Juventus ha 180 milioni di tifosi del mondo, se riuscissimo ad incassare 1 euro a testa o due da loro, significherebbe incassare dai 180 ai 360 milioni di euro. Siamo dietro a Real, Barcellona, Manchester e Bayern, ma per noi questa è l’occasione per monetizzare”.
Infine la chiosa con la ferita di Calciopoli che per il presidente bianconero è ancora aperta. Agnelli è sicuro che la Juventus e il Milan, se non ci fosse stato lo scandalo del 2006, avrebbero potuto competere ancora con le big europee: “Negli anni che sono stati presi in considerazione e che sono stati considerati come illegali io non ho visto niente di illegale. Posso solo dire che nel 2006 Juventus e Milan avevano un fatturato simile a quello delle squadre europee che ho citato, poi c'è stato un crollo. Dopo il 2006 abbiamo dovuto ricostruire una mentalità europea”.