Anche in questo caso, il VAR ha ricoperto un ruolo primario in quegli episodi che, a conti fatti, hanno deciso la gara: "Non do giudizi, dico solo che se vogliamo far diventare il calcio un non sport allora continueremo a usare il VAR su situazioni soggettive. Poi in primavera gli episodi saranno così determinanti che le gare dureranno 4 ore come negli sport americani. Per me il VAR andrebbe usato solo su elementi oggettivi: se un fallo è dentro o fuori dall’area, se è fuorigioco o no e se è gol o no. Per problemi soggettivi deve decidere l’arbitro", conclude il tecnico toscano.