Juventus, Allegri: "CR7 gioca, dobbiamo segnare di più"

Pubblicato il 26 ottobre 2018 alle 12:54:15
Categoria: Notizie Calcio
Autore: Michele Nardi

Ad Empoli la Juventus vuole riprendere a vincere subito e Allegri non vuole adagiarsi dopo la vittoria di Manchester. Domani niente turn over: “Domani Cristiano Ronaldo giocherà. Dybala è migliorato nella condizione fisica ma non è ancora al top. Sczesny titolare”.

Niente spazio per le seconde linee a meno di defezioni: “Cristiano Ronaldo? Ora sta bene e gioca, poi vediamo le situazioni. Pensiamo a queste due partite di campionato, poi cerchiamo di guadagnarci il passaggio contro il Manchester. Domani sarà una partita difficile: non possiamo permettere di lasciare altri punti contro una squadra che gioca bene, che è quarta nel possesso palla, gioca bene e non ha mai sbracato le partite”.

Allegri chiede più attenzione in fase di realizzazione: “L'ultimo passaggio in generale va fatto meglio e con più precisione. Rispetto a quello che produciamo facciamo pochi gol”.

Dybala? “È migliorato molto nella condizione fisica e quindi anche in quella mentale ma non è ancora al top. Averlo è fondamentale perché può fare grandi cose”.

Capitolo infortunati e turn over: “Mandzukic è infortunato mente Khedira sta recuperando. Chiellini giocherà? Se sta bene sì mentre potrei far riposare uno tra Cancelo e Alex Sandro. Spinazzola sarà convocato per fargli assaporare l’aria del ritiro e del campo. Spero di riavere Can il prima possibile, sta facendo altri esami e poi sarà operato”.

La partita di Manchester è stata la sua miglior partita da allenatore? “A Old Trafford per me è stata una bella serata di calcio perché abbiamo giocato bene. Stiamo crescendo sul piano del gioco perché l'autostima di tutti si è alzata. Quando smetterò sarà una serata che ricorderò con piacere ma non paragonatemi a Guardiola e Ancelotti: loro hanno vinto molto in Champions, io ho perso due finali. Speriamo che questo sia l'anno buono”.

Chiusura su Marotta all’Inter: “Gli faccio gli auguri dovunque andrà a lavorare. È stato l’uomo che ha fatto crescere la Juve come squadra e come società”.