In una lunga intervista a Premium rilasciata in occasione del suo cinquantesimo compleanno, Massimiliano Allegri è tornato sulle vicende estive: la presunta rissa di Cardiff, la sconfitta in finale di Champions, dopo la quale il tecnico ha ammesso di aver pensato di smettere, e l'addio di Bonucci. "La sua partenza mi è dispiaciuta molto, Leo sarebbe stato il futuro capitano della Juventus. E' un grande uomo spogliatoio, ma ha fatto una scelta, e non bisogna incolpare né lui, né la società per questo. E non è colpa mia". Sul rovente intervallo di Cardiff, Allegri segue la linea finora tenuta da tutti i giocatori interpellati sulla vicenda, come Dani Alves e Barzagli: "Mi sono divertito tantissimo quando sono uscite quelle voci fantasiose. A volte inventano cosa difficili da immaginare perfino in un film. A Cardiff abbiamo giocato bene, ma all'intervallo avevo Mandzukic e Pjanic zoppi. Quando il Real Madrid ha capito di poter accelerare, da grande squadra, lo ha fatto".
Dopo aver pensato al peggio, ora c'è tanta fiducia per il futuro, che si chiama Scudetto e Champions. "Dico solo che 7 è un bel numero. Abbimo un dna vincente e c'è tanta disciplina. Chiunque arrivi alla Juve dà nove, invece che otto. La Champions è una bella competizione, molto affascinante, e la Juventus è cresciuta moltissimo. Peccato che nessuno si soffermi sulle due finali raggiunte in tre anni, è successo solo sotto la gestione Lippi. In futuro, magari, verrà tutto rivalutato. Tra Berlino, Monaco e Cardiff vorrei giocare Kiev. L'obiettivo è centrare la terza finale, cercando di vincerla. Ma non deve diventare un'ossessione, non dobbiamo avere ansia, ma solo rabbia positiva".