Massimiliano Allegri non ci sta. Dopo la sfida Champions persa ad Atene con l'Olympiacos sono piovute diverse critiche sulla sua Juve. Il tecnico livornese, però, si difende: "Non penso che il primo tempo di Atene possa permettere a qualcuno di criticare la squadra. Questi giocatori sono stati attaccati ingiustamente, non è tutto da buttare e in Champions possiamo ancora passare il turno, anche da primi".
Sul banco degli imputati per la prestazione sotto tono in Europa è finito Pirlo: "Andrea ha solo bisogno di ritrovare il ritmo e giocando ritroverà sicuramente la consueta velocità di azione - continua Allegri -. Nel suo ruolo è unico al mondo. E ricordo che lui, così come Vidal, ha iniziato a lavorare con la squadra 40 giorni dopo". Allo stadio Karaiskakis una delle poche note positiva è stata la partita di Morata: "Sono contento per la sua buona prestazione in Champions ma non mi sento in obbligo di farlo giocare. Io devo valutare in base alle partite e pensare a ciò che è meglio per la squadra. Le sue qualità non sono in dubbio. Ma anche Llorente ha sempre lavorato bene per la squadra. Senza ovviamente dimenticare Giovinco e Coman".
Allegri respinge poi i paragoni con Conte: "Antonio ha fatto grandi cose per tre anni ma ora bisogna guardare avanti. Non possiamo sempre pensare a quello che è stato. Di Calciopoli si è già parlato abbastanza. Io sono l'allenatore di questa squadra e parlo solo di campo". E sul campionato: "Finora abbiamo fatto sei vittorie e un pareggio. Noi cerchiamo di vincere sempre, ma a Sassuolo il migliore è stato il loro portiere. Magari se a Bergamo Buffon non avesse parato il rigore avremmo perso anche quella. Il campionato è duro, la Roma è l'antagonista principale nonostante la partita strana con il Bayern. Per me contano i risultati ed i risultati dicono che siamo primi con statistiche importanti. Bisogna migliorare la fase realizzativa".