Una Juve da record. La fame di vittorie che sembrava essere sparita in questo inizio stagione è magicamente ritornata con la voglia di stupire un'altra volta. I bianconeri, dopo il successo a Napoli, hanno vinto con lo stesso risultato anche lo scontro diretto con la Roma, che non è riuscita a sfatare il tabù dello Stadium (8 sconfitte su 8 gare), portandosi al secondo posto a -1 dagli azzurri. Merito di questo cambio di rotta è sicuramente di Allegri, che dopo il pesante ko contro la Sampdoria, grazie all'ennesimo colpo di genio, ha rivoluzionato la squadra cambiando modulo e ritrovando equilibrio e solidità difensiva (non subisce gol tra campionato e coppa da 8 partite).
Il tecnico livornese si è preso anche il lusso nelle ultime tre di campionato di lasciare in panchina uno come Dybala: "Non è assolutamente un problema. È un momento dove ci sono altri che meritano di giocare di più. Faccio delle scelte, erano fuori anche Douglas Costa e Bernardeschi. Paulo è intelligente: ci sono tante partite, tornerà a farci vincere le partite. Ci sono tanti momenti in una stagione. A volte servono altri giocatori ma non significa che starà sempre in panchina".
A fine gara Allegri dopo il clamoroso errore sotto porta di Shick si è infuriato con i suoi e come spesso gli capita è corso dritto negli spogliatoi ancora in piena trance agonistica. Sbollita la rabbia per una sofferenza finale che poteva costare molto caro, davanti ai microfoni è apparso più disteso: "Non siamo riusciti a chiudere la partita e poi abbiamo sofferto. La Roma ha forza, qualità e tecnica, non si può pensare di vincere senza soffrire. Faccio i complimenti ai miei: abbiamo chiuso un ciclo importante con una crescita della condizione fisica. Siamo tornati a far sacrifici, anche se potevamo fare un gol in più".
Allegri stila infine la sua classifica personale delle rivali per lo scudetto, una volta affrontate tutte le big: "Roma e Napoli sono avanti alle altre perchè più abituate a lottare, ma Inter e Lazio sono ancora lì. Stasera ho visto contro una squadra fisica, tecnica, solida. Hanno una partita in meno, altrimenti prima di oggi potevano essere a pari con noi. Noi siamo la Juve: si vive per affrontare le grandi".