"Conte aveva in mano un accordo col Milan e questo in casa Juve non è piaciuto e credo abbia portato a una situazione più complessa". Con queste parole Massimo Giletti, presentatore televisivo e grande tifoso bianconero, rivela un clamoroso retroscena sul motivo che ha allontanato Antonio Conte dalla Juventus. "Quando un allenatore non firma un prolungamento dopo 3 anni di successi, sappiamo tutti che il 2015 sarebbe stata la fine tra i rapporti di Juve e Conte, vuol dire che qualcosa si era incrinato. Non penso di svelare niente di segreto".
Intervenuto alla trasmissione "Password" su Rtl 102.5, Giletti prosegue: "Non dico una roba estremamente riservata, ma ho le mie fonti, lo sanno in pochi. Credo che uno dei tanti motivi sia stato anche questo, la tensione dopo tre anni di successi, la voglia di andar via, di provare un’altra esperienza, di considerare difficile rivincere ancora con la stessa squadra aveva probabilmente spinto Conte ad essere trattato da altri personaggi importanti, leggasi Milan".
Secondo Giletti, l'addio di Conte è una grave perdita per la squadra bianconera: "È curioso che Conte dovesse andare al Milan e ora la Juve prenda l'ex Milan Allegri, è un intreccio degno di Kafka, io penso che chiunque arrivi, in questo caso Allegri, avrà delle grandi difficoltà perché si trova a sostituire quello che ha fatto risorgere la Juventus perché il 60-70% del successo di questa squadra è dovuto alla grinta e alle capacità tecnica di Conte".
Infine il suo pensiero sul nuovo tecnico, Massimiliano Allegri: "Io ho un rapporto personale con Conte molto profondo, quindi sono parte interessata, dico che comunque la Juve ha sempre resistito al di là dei nomi e degli allenatori e a questo dobbiamo aggrapparci. Poi mi domando quale Juve? È una squadra da costruire, molti nomi in uscita, altri in entrata, un allenatore che non decide i nomi da acquistare quindi si troverà una squadra con nomi già decisi. È tutto molto difficile, una strada in salita ed è un grande peccato".