Il 2-1 dell'andata a San Siro dà un ampio vantaggio alla Juventus ma l'Inter di Conte proverà fino all'ultimo a raggiungere la finale. Andiamo a vedere il rendimento delle due squadre nell'ultimo periodo.
La sconfitta di San Siro contro l'Inter, targata Vidal-Barella, del 17 gennaio scorso ha fatto scattare la molla alla Juventus: la formazione di Andrea Pirlo, infatti, nel momento di maggiore difficoltà e dopo una prestazione negativa, ha saputo ridestarsi e, tra campionato e Coppa Italia, ha collezionato sei vittorie di fila, l'ultima delle quali in casa contro la Roma nel big-match della 21° giornata di Serie A. Pirlo ha preparato la partita su un piano tattico definito, facendo 'sfogare' i giallorossi e colpendoli con un killer instinct delle grandi squadre con il gol di Ronaldo in avvio e l'autorete di Ibanez a chiudere, di fatto, la partita. Ora la Juve cerca il pass per la finale di Coppa Italia e la vittoria di San Siro dell'andata dà un buon vantaggio ai bianconeri che potrebbero passare il turno anche con una sconfitta di misura, anche se Pirlo si aspetta un segnale positivo e di conferma del trend dell'ultimo periodo.
Chi invece è costretta a vincere con due gol di scarto o segnandone almeno tre è l'Inter di Antonio Conte, reduce dalla vittoria di Firenze contro la Fiorentina che aveva regalato ai nerazzurri il momentaneo primato in classifica, prima che il Milan stendesse il Crotone e tornasse in prima posizione. L'Inter sembra aver ingranato la marcia giusta, ha vinto quattro delle ultime cinque in Serie A e, nel 2021, ha perso solamente a Genova contro la Samp e martedì scorso in Coppa Italia contro la Juventus. Un KO subito in rimonta, dopo il gol iniziale di Lautaro Martinez e la doppietta di Cristiano Ronaldo, che ha segnato prima su rigore - fallo ingenuo di Young su Cuadrado - e poi approfittato di un'incomprensione tra Bastoni e Handanovic che ha spianato la strada a CR7. L'Inter ritrova Hakimi e Lukaku, squalificato all'andata, ma perde Sanchez e Vidal, due armi importanti sulle quali Conte non potrà fare affidamento. Il tecnico nerazzurro sa come si batte la Juventus e sa bene che dovrà preparare una partita ai limiti della perfezione per centrare la 14° finale della storia nerazzurra.