Impegnata nel testa a testa per lo scudetto con il Milan, l’Inter prova a mettere le mani sul secondo trofeo stagionale dopo la Supercoppa, vinta proprio con la Juventus che, dal canto suo, si aggrappa alla Coppa Italia per non chiudere la stagione senza titoli.
Nel bel mezzo della volata scudetto, sempre più appassionante, fra Inter e Milan, c’è la finale di Coppa Italia, che vede in campo sempre la formazione di Simone Inzaghi. L’avversario è l’altra big per antonomasia del calcio italiano, la Juventus, che una volta certificata la qualificazione alla prossima Champions League, obiettivo davvero minimo in una stagione che in ogni caso rimarrà ben al di sotto delle aspettative, ha l’ultima occasione per mettere le mani su un trofeo e non rimanere proprio a bocca asciutta, cosa che non accade da ben 11 anni, dal 2011, quando a spartirsi scudetto e Coppa Italia furono proprio Inter e Milan. Uno scenario che, qualora si ripetesse, non potrebbe soddisfare appieno i nerazzurri, il cui vero obiettivo naturalmente è la conquista del tricolore con annessa seconda stella.
Juventus e Inter, che si sono aggiudicate rispettivamente 14 e 7 volte la Coppa Italia, si sono affrontate solamente due volte nell’atto conclusivo e si tratta anche di precedenti piuttosto datati, nel 1959 e nel 1965, e in entrambi i casi a prevalere fu la Vecchia Signora, con un roboante 4-1 nel primo caso e un successo di misura, 1-0, nell’altro. Le altre due finali della storia riguardano la Supercoppa e sorridono ai nerazzurri, vincenti ai tempi supplementari sia nel 2005, con il sigillo di Veron, che lo scorso gennaio, a San Siro, con l’incredibile leggerezza commessa da Alex Sandro che ha spianato la strada a Sanchez a pochi secondi dai calci di rigore, per il successo in rimonta della formazione di Inzaghi, che nei tempi regolamentari aveva risposto alla rete di McKennie con il penalty trasformato da Lautaro Martinez. Sempre dal dischetto è arrivato il successo in campionato all’Allianz Stadium, firmato però da Calhanoglu, mentre al Meazza l’1-1 è stato decretato dal gol di Dzeko e dal pareggio in extremis su rigore da Dybala, che si appresta a giocare una delle ultime partite in bianconero contro peraltro quello che potrebbe essere il suo futuro, almeno stando alle ultime voci di mercato.