Una nuova avventura cominciata nel migliore dei modi. Blaise Matuidi da ultimo arrivato è entrato in punta di piedi nello spogliatoio della Juventus che da anni sta dominando in Italia e anche in Europa sta raggiungendo grandi traguardi. I bianconeri hanno tanti top player in rosa ma il francese si è subito saputo prendere un posto in mezzo al campo grazie alla grande professionalità di un club come quello bianconero: "Sono entusiasta. Di solito in un altro paese, occorre un minimo di tempo di adattamento. Personalmente all'arrivo sono stato aiutato in tutto, mi sono subito adattato a Torino con la mia famiglia e integrato nella Juventus", ha riportato in un'intervista a Le Figaro.
Due sono le cose che lo hanno di più colpito: "In primo luogo, la sala dei trofei, con 33 titoli di campionato, 2 coppe dei campioni. Quando la si visita, ti riempie gli occhi! È eccezionale, è bellissima. Non sai nemmeno se c'è ancora spazio per mettere un nuovo trofeo. E poi c'è anche il carico di lavoro durante gli allenamenti. Impressionante, si capisce dopo una settimana perchè la Juve ottiene risultati, niente è lasciato al caso".
Matuidi ha parlato anche del presidente Andrea Agnelli: "E' molto vicino ai giocatori. È giovane, sempre presente a tutte le partite, al nostro seguito e molto appassionato. Quando sono arrivato, ha avuto parole molto gentili, mi ha colpito. Si capisce che conosce bene il calcio".
Impossibile poi non esaltare il suo capitano: "È meraviglioso! Buffon non lo conoscevo personalmente prima di venire qui. In effetti guardo l'uomo prima del giocatore. Un grande calciatore può anche essere un grande uomo e lui è esattamente così. Il massimo della classe. Mi ha accolto alla grande, mi ha messo a mio agio subito. Quando ho firmato, è stato uno dei primi a inviarmi un messaggio per darmi il benvenuto. È una leggenda e lascerà il segno nella storia del calcio sperando che riesca a disputare il suo ultimo Mondiale nel 2018". Poi un pensiero su Dybala: "È un ragazzo di 23 anni che è ricco di talento, riesce in quasi tutto, andrà molto lontano. Molto in alto. Ha assunto il ruolo di leader tecnico alla Juventus, è grandioso".
La missione di Matudi è entrare nella storia della Juventus come hanno fatto prima di lui altri celebri connazionali come Platini, Deschamps, Zidane,Trezeguet e Pogba: "È un club carico di storia e i miei connazionali hanno fatto cose molto buone. Spero a mia volta di lasciare il segno e di entrare nella storia della Juve".