Sette vittorie in otto partite in Italia, tre pareggi in tre incontri in Europa. Questo il bilancio dell'avvio di stagione della Juventus, schiacciasassi incontrastata in patria, timida comprimaria all'estero. "L'ho detto anche ai miei compagni: quello che facciamo in Italia, in Europa non basta", è l'analisi del capitano Gianluigi Buffon, intervenuto in una chat destinata ai tifosi bianconeri.
Dopo il convincente 2-2 a Stanford Bridge e il già deludente 1-1 casalingo con lo Shakhtar, la Juventus ha ottenuto il terzo pari consecutivo, ancora 1-1, ma stavolta contro i più che modesti danesi del Nordsjaelland. "Secondo me lo Shakhtar è la più forte: ci giocheremo il secondo posto e la qualificazione con il Chelsea - aggiunge il portierone toscano, che si sofferma poi sul suo passato in bianconero e, in particolare, sulla stagione in serie B -. Sono rimasto dopo la retrocessione per i tifosi. Mi sono chiesto se valeva la pena restare e oggi dico di sì. Gli anni più difficili sono stati i due successivi".