Nella quarta giornata di Champions League i bianconeri tornano in campo contro lo Zenit, con l'obiettivo di blindare la qualificazione. È un periodo molto difficile per i padroni di casa, finiti addirittura in ritiro dopo gli ultimi risultati negativi. I russi stanno dominando il proprio campionato, ma in Europa è tutta un'altra cosa
Erano ormai sei anni che la Juventus non andava in ritiro. Correva l'anno 2015 e Massimiliano Allegri fece una scelta azzeccata, dato che i bianconeri riuscirono a vincere lo Scudetto dopo un'incredibile rimonta. Ne è passata di acqua sotto i ponti, la storia si ripete, ma è difficile intravedere un finale simile. La Juve, dopo la tremenda beffa casalinga con il Sassuolo, è andata giù anche nella trasferta di Verona, dove una doppietta di Simeone ha inflitto la quarta sconfitta stagionale alla Vecchia Signora. I punti in classifica sono quindici, sedici quelli dalla vetta occupata da Milan e Napoli, quasi impossibile riprendere il filo tricolore. E così Allegri, in questa settimana delicata, si ributta sulla Champions League, che finora ha dato grandi soddisfazioni: tre vittorie su tre e nessun gol subito. A dir la verità, Dybala e compagni non avevano granché brillato a San Pietroburgo, ma è bastato un colpo di testa nel finale di Kulusevski per tornare a casa con l'intero bottino. Sicuramente la Juve deve fare di più in attacco, poiché sono sette partite di fila che segna esattamente un gol e in Serie A ha fatto registrare solo quindici reti, record negativo dal 2007 in avanti a questo punto del campionato. Se non altro, i bianconeri hanno un'ottima tradizione contro le squadre russe, contro cui non hanno mai perso.
Tutto si può dire dello Zenit, ma non che abbia problemi nel reparto offensivo. La vittoria di San Pietroburgo è stata l'ultima per ora della Juve, ma quell'incontro ha invece contribuito a far sbloccare i russi, tornati in gran forma e autori di due goleade negli ultimi impegni. Dopo aver ceduto terreno alle rivali con le cadute con Sochi e Arsenal Tula, la squadra allenata da Semak ha spazzato via le compagini della capitale, rifilando un 7-1 allo Spartak Mosca e un 4-1 alla Dinamo Mosca. In totale sono trentaquattro in tredici partite i gol dei pietroburghesi, in testa alla Russian Premier League con ventinove punti, a più cinque sulle inseguitrici. In Champions League, la musica non è la stessa, poiché la squadra è ora terza, dopo il doppio 0-1 subito da Chelsea e Juventus e il 4-0 imposto al Malmo. Se non altro si trattano di due sconfitte di misura, in cui i russi hanno comunque dato filo da torcere agli avversari, ma non è comunque bastato per portare a casa punti. Lo Zenit, inoltre, ha il poco invidiabile score di un pareggio e otto sconfitte nelle ultime nove trasferte di Champions, un parziale che rende davvero difficile pensare che i biancoblu possano sbancare lo Stadium. Due sconfitte per 1-0 e un pari per 0-0, questi i risultati dei precedenti dello Zenit con la Juve, cui non è mai riuscito a segnare.