Kawhi Anthony Leonard è nato a Riverside il 29 giugno 1991 ed è un cestista statunitense, ala piccola dei Los Angeles Clippers. Noto per la sua abilità in fase difensiva, è stato insignito per due volte (nel 2015 e nel 2016) del premio NBA Defensive Player of the Year, è anche un ottimo realizzatore. La sua capacità di essere decisivo su entrambi i lati del campo ha portato Michael Jordan a definirlo il miglior giocatore della Lega nel coniugare attacco e difesa. Al primo anno alla San Diego State, Leonard realizza una media di 12,7 punti e di 9,9 rimbalzi a partita. Leonard viene selezionato come quindicesima scelta assoluta al draft NBA 2011 dagli Indiana Pacers, ma viene ceduto ai San Antonio Spurs in una complessa operazione per portare in Indiana George Hill, firmando con gli Spurs subito dopo la fine del lockout. Durante l'assenza, causa infortunio, di Emanuel Ginóbili, Gregg Popovich prova Leonard come suo sostituto nel quintetto base. Successivamente, anche per via dell'ascesa di Danny Green e dell'acquisto di Stephen Jackson, Leonard ha cambiato ruolo, diventando l'ala piccola del quintetto base degli speroni. Leonard si classifica quarto nella corsa all'NBA Rookie of the Year Award, ricevendo qurantasette voti, e viene selezionato per l'All-Rookie First Team. La stagione 2013-14 sarà l'anno della consacrazione per Leonard: grazie infatti alle sue ottime prestazioni in regular season e, soprattutto, nei playoffs, il giocatore conduce gli Spurs al loro quinto titolo. Le sue giocate (17.8 punti a partita con il 61% dal campo) e l'ottima marcatura su LeBron James nelle cinque partite contro gli Heat gli permetteranno di essere nominato MVP delle Finals a 22 anni e 350 giorni, diventando il terzo più giovane di sempre a vincere questo titolo dietro ai soli Magic Johnson e il compagno di squadra Tim Duncan. Al termine di un'ottima stagione 2014-2015, in cui si laurea Defensive Player Of The Year, rinnova con gli Spurs per un periodo di cinque anni, con un contratto da 90 milioni di dollari.
Vincerà il premio di miglior difensore dell'anno anche nella stagione successiva, arrivando inoltre secondo nella corsa al premio di MVP, dietro Stephen Curry. Il 18 luglio 2018, dopo lunghe controversie con la dirigenza di San Antonio legate alla condizione fisica del giocatore (pronto, secondo lo staff medico della squadra, per tornare a giocare, a differenza di quanto ritenuto dal giocatore stesso) Leonard viene scambiato insieme a Danny Green e 5 milioni di dollari, in cambio di DeMar DeRozan, Jakob Pöltl ed una scelta protetta al Draft 2019, diventando così un giocatore dei Toronto Raptors. Il 24 gennaio viene eletto dal pubblico nel quintetto titolare della Eastern conference per prendere parte all'NBA All-Star Game (terza volta per lui), venendo selezionato nel Team LeBron. Gioca 60 partite con le medie di 26,6 punti, 7,3 rimbalzi e 3,3 assist a partita, trascinando i Raptors al secondo posto della Eastern Conference e venendo incluso nel secondo quintetto All-NBA. Durante i Playoff i Raptors eliminano i Magic in cinque partite, per poi sconfiggere i 76ers in sette gare con un suo buzzer-beater dall'angolo. Nelle finali di Conference i Raptors incontrano i Bucks, trascinati da Giannis Antetokounmpo. Dopo essere andati sotto 0-2, Toronto riesce a vincere quattro partite consecutive (con lo straordinario apporto offensivo e difensivo di Leonard), approdando per la prima volta nella sua storia alle Finali NBA.
In finale i Raptors trovano i Golden State Warriors, campioni in carica, privi però della superstar Kevin Durant. Toronto si laurea campione in sei partite, con Leonard che, dopo alcune ottime prestazioni, viene nominato MVP delle Finals per la seconda volta in carriera, diventando il terzo giocatore della storia a vincere il premio con due squadre diverse. Dopo aver incontrato nei primi giorni di free agency i dirigenti dei Toronto Raptors, dei Los Angeles Lakers e dei Los Angeles Clippers, Leonard annuncia la sua intenzione di firmare con quest’ultimi un contratto da tre anni (con opzione sul terzo) da 109 milioni di dollari, dopo essersi assicurati le prestazioni dell’All-Star Paul George, personalmente convinto da Leonard a chiedere il trasferimento ai Clippers. È uno dei tre giocatori nella storia, insieme a Kareem Abdul-Jabbar e LeBron James, a vincere l'MVP nelle finali in due squadre diverse e il secondo, dopo Abdul-Jabbar, a vincerlo in due conference diverse.