Che scenda la neve come è accaduto nel 2019 o che splenda il sole come domenica scorsa, la 5 Mulini, giunta all’88° edizione, suona sempre la stessa musica africana. Uno spartito che nel corso degli ultimi 40 anni si è ripetuto con pochissime varianti, l’ucraino d’Italia Serhiy Lebid (2007) e l’ispano Ayad Lamdassen (2011) unici a rompere l’assedio. Il leit motiv del momento riguarda la sfida tra Kenya ed Etiopia per la supremazia assoluta. Al via del 2020, la situazione era in perfetta parità: 15-15, e per buona parte del percorso l’indicatore della situazione sembrava favorire l’etiope Tedesse Worku, classe 2002, argento ai mondiali U20 di cross del 2019 e vincitore delle tappe spagnole della World Atletics. Worku, L’etiope dalla struttura imponente ha fatto da battistrada fino all’ultimo degli 11 previsti, seguito dai due keniani Kipkemboi Bett, 19 anni, iridato jr. sulle siepi, che l’ha seguito come un’ombra e da Kavesa Muema attaccato tenacemente al compagno di fuga. Inizialmente si era formato un sestetto che comprendeva anche Thierry Ndikumwenayo del Burundi, l’ugandese Oscar Chelimo bronzo mondiale U20 e il nostro Yeman Crippa, finiti nell’ordine. Mentre il sogno di Worku, che visto da vicino dimostra qualche anno in più dei 18 ufficiali si frantumava ad un passo dal traguardo, beffato da Bett che lo superava con decisione guadagnando quei pochi metri, decisivi per la vittoria e per il sorpasso del Kenya sull’Etiopia. Alle spalle di Crippa, seguiva il drappello italiano, dal settimo al quattordicesimo targato gruppi militari, con Razine (esercito), il giovane bergamasco Cesare Maestri, reduce dal trionfo europeo di corsa in montagna, gli avieri Osama, Fontana, e Gerratana, il carabiniere Chiappinelli, Alfieri di Bovisio Masciago e Parolini. Tra le ragazze, visto che le protagoniste oscillano sui 19 e 20 anni, è stata sinfonia keniana. Di quella nazione sono infatti le prime quattro, ma Winfred Mutile Yavi, da alcuni anni ha optato per il Bahrain, assicurandosi il futuro per lei e la famiglia. Yavi è un talento straordinario e lo ha confermato anche lungo il percorso di S. Vittore Olona, concedendosi il bis con una facilità sconcertante. Per quattro km. è rimasta in compagnia di Gloriah Kite, Jackline Jerono e Mercy Cherono finite nell’ordine alle sue spalle, poi ha cambiato passo e si è involata da sola verso la vittoria, per festeggiare la 50° edizione. Ottima quinta Nadia Battocletti, anche se in rapporto al 2019, ha perso una posizione. Brave anche Valeria Roffino che ha battuto in volata la quotata olandese Jasmin Bakke, Martina Merlo, Laura Della Motta, Angela Mattevi, Ludovica Cavalli e Silvia Oggioni. Importante la vittoria di Francesco Guerra della gara juniores, davanti ad Abderrazzak Gasmi e Alain Cavagna. Oltre un migliaio di atleti in gara nelle competizioni del mattino, a conferma che gli organizzatori della 5 Mulini cercano in ogni modo di far crescere la passione per la corsa, partendo appunto dai giovani, dalle scuole alle società. Nell’occasione la Federazione Internazionale di atletica leggera ha consegnato la “Heritage Plaque” agli organizzatori della Cinque Mulini, la prima a ricevere questo ambito riconoscimento. Altra notizia non meno stimolante, la possibilità non più tanto remota, vista che l’insistenza dell’attuale presidente della IAFF, l’inglese Sebastian Coe, che prese parte alla corsa negli anni ’80, sta ottenendo il risultato sperato, ovvero nel 2024 o nel 2026 (Giochi invernali) il cross tornerà disciplina olimpica e l’Italia potrebbe addirittura ospitare l’evento. Un’edizione all’altezza della tradizione quella disputata sulle rive dell’Olona. L’ Unione Sportiva San Vittore Olona 1906, intende vivamente ringraziare tutti coloro che l’hanno accompagnata nella realizzazione di questo importante evento. In primo luogo, il World Athletics, la FIDAL, la Regione Lombardia, e l’Amministrazione Comunale di San Vittore Olona. Tra gli sponsor principali il grazie degli organizzatori va a Banco BPM, Ecoabitare, Cinzia Soft, Roveda Assicurazioni, Martignoni Auto e Visionottica. Sponsor tecnico Kahru abbigliamento sportivo e Sport Specialist di Sergio Longoni, sempre sensibile alle necessità di coloro che operano nel campo delle corse.
Giuliano Orlando