La serata romana ci ha regalato tante emozioni. Alla vigilia di Pasqua la Lazio vola in solitaria e consolida il secondo posto. Una partita dominata dalla squadra di Maurizio Sarri. Nel primo tempo il possesso palla laziale era imbarazzante, e meritamente è passata in vantaggio al 38’ con il sergente Milinkovic-Savic su assist di Zaccagni. Proteste bianconere per un presunto fallo del serbo su Alex Sandro che era scivolato, accentuando la caduta. Rabbia che si trasforma in furore agonistico. Dopo 4 minuti da un corner, il francese Rabiot trova il pareggio, per una prima parte della partita che si conclude in equilibro nel risultato ma non nel gioco espresso. La Lazio sembra averne di più, e nel momento migliore della vecchia signora la punisce con una magia. Il mago Luis Alberto si inventa un assist con un colpo di tacco geniale, che Zaccagni finalizza, arrivando a quota 10 reti stagionali. La rabbia bianconera prende il sopravvento e nei minuti finali cerca di pareggiare. Non avviene anche per merito del muro laziale eretto dal Maestro Sarri che così si riprende la rivincita. Vincere il tricolore senza festeggiare è un fatto più unico che raro. Non era l’allenatore giusto per l’ambiente bianconero, a Roma, sponda laziale sta dimostrando di essere uno dei migliori allenatori. La Lazio vince con merito, per buona parte della partita ha dominato. Solo negli ultimi minuti, la Juventus ci ha provato senza tirare in porta. Il corto muso all’Olimpico è laziale, ma giusto per il risultato striminzito, invece in classifica vola e consolida il secondo posto, in attesa del caso plusvalenze, perché sul campo la vecchia signora ha totalizzato 59 punti.
A cura di Marco Foianesi