Rapporti molto tesi tra Antonio Candreva e la Lazio. L'esterno della nazionale, esploso e affermatosi nel cub biancoceleste, aveva dichiarato: "Volevo diventare un punto di riferimento ma non me lo hanno mai permesso". Immediata la replica del club con le parole del responsabile della comunicazione Arturo Diaconale: "Da dicembre in poi Candreva ha chiesto di essere ceduto e ha creato problemi all'interno dello spogliatoio".
Tutto parte dalla mancata concessione della fascia di capitano, assegna a Lucas Biglia. "La decisione dell'allenatore dello scorso anno è stata diversa. E' storia che Candreva, da dicembre in poi, abbia chiesto con insistenza di essere ceduto e diciamo pure che la sua insistenza e il suo disagio, anche per la mancata soddisfazione delle proprie richieste, si sono prodotti in complicazioni all'interno dello spogliatoio, ha creato un clima non disteso", ha sottolineato in maniera eloquente Diaconale.
Lo stesso Candreva aveva ammesso a RadioSei: "Ero un po' moscio, lo ammetto. Avevo perso qualcosa a livello inconscio, non ero più io. Ho capito che c'era qualcosa che non andava". Inevitabile la cessione in estate e la stessa Lazio ha sottolineato di essere andata incontro la giocatore, come detto da Diaconale: "E' stato accontentato per la destinazione, ha insistito per andare all'Inter, poteva essere venduto ad altre squadre come il Napoli".