Quando il Manchester United mise sul piatto 35 milioni, la Lazio seppe dire di no: in ballo c'era un preliminare di Champions League da giocare e Felipe Anderson era considerato una pedina fondamentale nello scacchiere di Pioli. Sembra un secolo fa, e invece è passato soltanto un anno: la valutazione del brasiliano, nel frattempo, si è abbassata anche a causa della stagione non certo esaltante dei biancocelesti, ma l'ex Santos resta comunque uno tra i più richiesti in casa Lazio.
Un problema che non sussiste per il neo allenatore Marcelo Bielsa, deciso a puntare sul rilancio di Felipe Anderson per riportare in alto la Lazio, ma che invece fa vacillare le certezze del brasiliano. "Sono tranquillo, ho un contratto lungo davanti a me e un buon rapporto con il mio club - dice Anderson -. Quando riceverò una proposta che sia buona per me, ma soprattutto per la Lazio, lascerò Roma. Il Manchester United? Non so perché non se ne sia fatto nulla".
Non solo. Se al momento i rapporti con il club sono comunque buoni, questi potrebbero presto deteriorarsi con il mancato via libera della società al giocatore per partecipare alle Olimpiadi. Il tecnico Bielsa, d'altronde, lo vuole fin da subito in ritiro, mentre il giocatore sogna i Rio: "E' difficile per una società liberare un giocatore - spiega Anderson -, ma stiamo parlando. Senza dubbio, si tratterebbe di un sogno competere ai Giochi Olimpici davanti alla nostra gente. Spero di fare bene nella selezione".