Da un Inzaghi all'altro: dopo la cinquina al Benevento di Filippo, l'Inter è ospite di Simone all'Olimpico contro la Lazio, che deve reagire al poker subito con l'Atalanta.
Arrivano con l'umore completamente opposto Lazio e Inter alla super sfida di domenica pomeriggio all'Olimpico. Da un lato i nerazzurri, probabilmente ancora galvanizzati dalla rimonta shock messa a segno con la Fiorentina, hanno travolto il malcapitato Benevento allenato dal fratello di Simone Inzaghi, Filippo, con un largo 5-2 in cui sono ancora una volta a segno sia Lukaku, autore di una doppietta, che Lautaro Martinez, ma soprattutto si è ammirato un Hakimi straripante sulla corsia di destra, autore di un gol e di un assist che hanno impreziosito una prova davvero sontuosa. Dall'altro la Lazio si è dovuta inchinare a un'Atalanta che si conferma strabordante proprio come nella stagione appena conclusa. Il 4-1 finale è pesante per i biancocelesti, che sono stati messi sotto fin dall'inizio dalla banda di Gasperini e adesso devono rilazarsi in fretta per non toppare clamorosamente l'altro grande appuntamento che precede la sosta del campionato.
L'Inter, con 9 gol messi a segno nelle prime 2 giornate, davanti fa davvero paura ma è altrettanto vero che in questi 180 minuti ha lasciato intravedere una fragilità difensiva che non c'era nello scorso campionato, in cui Handanovic è stato il portiere meno battuto ma che ha già dovuto raccogliere 5 volte il pallone in fondo al sacco nelle due partite con Fiorentina e Benevento. Prima di essere travolta dal ciclone Atalanta, la Lazio era partita con il piede giusto andando a vincere a Cagliari ed è questa la squadra che Simone Inzaghi spera di vedere in campo domenica pomeriggio contro i nerazzurri, che a febbraio erano stati sconfitti in rimonta grazie al rigore di Immobile e Milinkovic Savic, che avevano indotto i capitolini a sognare anche lo scudetto, prima di arrendersi nell'ultima parte post-Covid in cui sono letteralmente scoppiati, chiudendo addirittura al quarto posto.