Il suo Mondiale non è ancora cominciato (l'esordio è previsto oggi per Costa Rica-Serbia) ma Sergej Milinkovic-Savic sarà in ogni caso uno dei prezzi pregiati del nostro calciomercato. Dopo una fantastica stagione con la maglia della Lazio, chiuso con 12 reti in campionato ma anche offrendo grandi prestazioni in Europa, il talento serbo potrebbe decidere, anche per la mancata qualificazione in Champions, di lasciare la capitale dopo tre anni vissuti all'ombra dell'Olimpico.
Il presidente Lotito però ha già respinto svariati assalti delle big d'Europa e continua a chiedere almeno 120 milioni per il suo gioiello, cifra che spaventa la Juventus, cifra che spaventa anche la Juventus, disponibile a trattare per il serbo ma non a queste cifre. I bianconeri hanno già tentato un primo inutile approccio inserendo nel possibile affare delle contropartite come Rugani e Pjaca, ricevendo però il rifiuto dei biancocelesti.
Il fascino dei campioni d'Italia, l'unica squadra accredidata in Italia per poterlo strappare alla concorrenza Europa, potrebbe condizionare la volontà di Milinkovic-Savic. Un'ipotesi, quella bianconera, che soddisferebbe anche il padre di Sergej, che si è sbilanciato nell'intervista a 'Tuttosport': "La Juventus sarebbe la squadra ideale, perfetta per lui. A Torino, in una grande società prestigiosa e plurititolata come quella bianconera che da anni domina la scena, avrebbe la possibilità di crescere e migliorare ancora sino ad arrivare alla piena maturità. Dopo tre stagioni a Roma, Sergej conosce alla perfezione il campionato italiano, si è ambientato e integrato alla grande, ha imparato bene la lingua. Con giocatori di altissimo livello come i vari Dybala, Douglas Costa e compagnia lui potrebbe poi vincere lo Scudetto, la Coppa Italia e dare un importante contributo per trionfare in Champions League".
Per il Real Madrid, squadra di cui Sergej è tifoso, c'è ancora tempo: "In Spagna potrebbe andare dopo i 25 anni, quando come ho detto avrà completato la sua maturazione calcistica in Italia. Proprio come ha fatto Zidane". Un paragone adesso forse un po' troppo forzato ma non per Nikola che non ha nessun dubbio sulle immense qualità del figlio: "Per me è un 'mix' fra Zidane e Ibrahimovic. Una combinazione esplosiva fra la sua straordinaria tecnica e il suo strapotere fisico. Un dominatore. Non vedo in lui punti deboli. Non c'è giorno in cui i media di tutta Europa non parlino di lui. Ma posso garantire, gli ho parlato al telefono laltro giorno, che Sergej mantiene i piedi ben piantati per terra e non si lascia condizionare dal... canto delle sirene: italiane, spagnole, inglesi".