Parola d’ordine, continuità: Vladimir Petkovic, alla vigilia del posticipo Lazio-Udinese, spera in un risultato positivo della sua squadra, anche per “vendicarsi” dei bianconeri che per due volte di fila hanno “strappato” la Champions League alla Lazio: “Non abbiamo avuto una buona tradizione contro l'Udinese, ma tutte le tradizioni si possono rompere, e l’Udinese qualche risultato ce lo deve”. Inutile dire “occhio a Di Natale”, Petkovic lo sa: “Di Natale è uno dei pochi attaccanti che sta facendo bene costantemente in questi anni. Ci preoccuperemo di chi dovrà dargli il pallone”. Per la Lazio una vittoria, secondo il mister, sarebbe fondamentale: “Se facciamo nostra questa partita e acquistiamo la necessaria fiducia, possiamo fare una bella figura fino a dicembre, anche perché abbiamo tante partite in casa”.
La Juve, nonostante abbia “ottenuto un punto nelle ultime tre parte” come ricorda il tecnico biancoceleste, resta in testa alla classifica e favorita alla conquista del titolo: alle sue spalle si sta scatenando una sorta di mini-campionato per aggiudicarsi i posti utili nell’Europa che conta: “La Juve è una squadra fortissima ma non imbattibile. Sicuramente è la favorita, ma anche la Lazio deve competere per i primi posti e crederci fino in fondo. Dobbiamo essere umili, rimanere con i piedi per terra e cercare di dominare ogni partita dando il 150%”. Lo ripeterà fino alla noia, pretendendo sempre di più dai suoi uomini.
E c’è chi, al momento, non è al massimo della forma: interpellato sui singoli, Petkovic ha ammesso che “Konko è al 50%, Hernanes forse al 60%. Ho fiducia in chi li sostituirà. Con Hernanes ci avevo già parlato quando aveva avuto qualche problema e se non è al meglio preferisco non rischiarlo, anche se è al 99%. Vedremo dopo l’ultimo allenamento. Ederson ha un’ora di autonomia. Cavanda sta tornando sui livelli che ci ha fatto vedere ha inizio stagione. Ciani è giocatore di livello e sta acquisendo la necessaria sicurezza per giocare nel campionato italiano”.
E infine, udite udite, c’è uno spiraglio per Diakité: “Dias non c’è e non ci sarà per qualche settimana, non posso portare sette attaccanti o sette difensori in panchina, ma Diakité potrebbe avere la possibilità di accomodarsi in panchina”. Se c’è un momento che il giocatore può e deve sfruttare per smuovere la sua situazione, è proprio questo. Proprio come tutta la Lazio.