Lazio, Petkovic: "Possiamo fare di più"

Pubblicato il 27 ottobre 2012 alle 20:44:11
Categoria: Serie A
Autore: Redazione Datasport.it

"La Lazio è in costante crescita, ma non dobbiamo accontentarci e volere sempre di più. Dobbiamo essere più cinici e presenti e non abbassare il baricentro. In certe situazioni la miglior difesa è l'attacco". A dirlo è il tecnico della Lazio, Vladimir Petkovic, alla vigilia della complicata gara in casa della Fiorentina.

"E' una delle partite più interessanti d'inizio campionato tra due squadre in buona forma - è il parere dell'allenatore di Sarajevo -. La Fiorentina è modellata sul proprio allenatore che ha aggiunto a un gruppo di qualità alcune novità tecnico-tattiche che danno i loro frutti. In casa è molto aggressiva, ha grande voglia di vincere e dimostrare. Sicuramente non sarà una partita facile".

"L'avversario - aggiunge Petkovic - ha il piccolo vantaggio di aver potuto preparare l'incontro per una settimana intera, ma andiamo a Firenze per portare punti a casa". Spazio quindi alla migliore formazione possibile: mancheranno gli infortunati Marchetti ed Ederson e con il dubbio Mauri, che ad Atene ha rimediato una contusione a un polpaccio.

Se Lulic e Klose sembrano recuperati, resta da valutare la condizione del centrocampista brianzolo che neanche oggi si è allenato con i compagni ma che è stato comunque convocato per domani. Nel caso di un suo forfait potrebbe essere proprio Lulic a salire a centrocampo, lasciando il posto in difesa a Cavanda, in una linea arretrata completata da Konko, Biava e Dias. Sulla mediana, invece, oltre al bosniaco, dovrebbero essere confermati Ledesma, Candreva e Gonzalez.

In avanti rientrerà poi Klose, nei giorni scorsi al centro di un caso mediatico per aver ritardato la sua partenza per Atene rispetto ai compagni e convocato nonostante non fosse al 100%. "Il giorno della partita ha lavorato con il preparatore atletico - chiarisce Petkovic -. Anche questo è un motivo del perché è venuto in Grecia. Tenerlo a Roma per farlo riposare? Facendo quel viaggio è cambiato poco. Così ha avuto modo di stare con la squadra e di fare un lavoro specifico".