Sta sfiorando la farsa la vicenda della squalifica per razzismo dei biancelesti. Questa mattina è stata pubblicata una nota dal portavoce della Lazio, Arturo Diaconale "Ventata di maccartismo che ha teorizzato la colpa collettiva dei tifosi della Lazio -secondo Diaconale Questo razzismo alla rovescia - secondo Diaconale - inocula dosi di tensione e di intolleranza estremamente pericolosi nella società italiana".
Il portavece ha dichiarato: "Come si può chiamare un fenomeno del genere fondato su un evidente pregiudizio se non razzismo alla rovescia? - prosegue - La Lazio ha subito condannato la vicenda. E con il presidente Claudio Lotito ha manifestato solidarietà nei confronti della Comunità ebraica ed ha annunciato una serie di iniziative concrete tese ad isolare i tifosi estremisti. Ma questa reazione non è riuscita a modificare la convinzione di alcuni secondo cui l'episodio non è ascrivibile all'ignoranza storica di pochi irresponsabili, ma all'intera tifoseria laziale bollata nel suo insieme come antisemita, razzista e violenta. A colpirmi è stata la follia degli autori della riprovevole goliardata. Ma a spaventarmi è stata la determinazione e l'intransigenza con cui si è sentenziato senza possibilità di appello non la responsabilità dei singoli scellerati, ma la colpa collettiva dell'intero popolo laziale. Non si è trattato di una legittima e sacrosanta condanna di un episodio di antisemitismo e di razzismo. E' stata una vera e propria ventata di maccartismo politicamente corretto che ha teorizzato la colpa collettiva dell'intera comunità dei tifosi della Lazio, senza distinzioni e differenze di alcun genere".