"Marcelo Bielsa sarebbe stato un segnale forte per la Lazio e il calcio italiano, ma avendoci parlato personalmente possono dire che il soprannome El Loco (il pazzo) è davvero azzeccato". Igli Tare si sfoga e sorride: il ds biancocelste, nella conferenza stampa di presentazione di Simone Inzaghi, fa chiarezza sul caso-Bielsa, il tecnico argentino che sarebbe dovuto sbarcare oggi a Formello ma all'ultimo minuto ha fatto dietrofront. "Avevamo già dei nominativi che ci aveva fornito, stavo lavorando per portarli all'Olimpico - rivela l'albanese -. Avevamo l'ok per Jardel e Adriano, ma anche per un attaccante esterno in caso di partenza di Candreva, che vuole andare via".
E per un giocatore che parte ce ne sono diversi che potrebbero entrare: "Llorente, il difensore del Real Madrid che era in prestito al Rayo Vallecano, e poi seguivamo per lui anche Mammana, Morel, Rodrigo Caio, Beausejour - afferma Tare, prima di sparare il nome più imporante -. Bielsa voleva che portassi a Roma a tutti i costi anche Pato: io, seppur avessi qualche dubbio, l'offerta al suo legale l'ho fatta ma lui ha rifiutato per motivi personali". Insomma, carne al fuoco ce n'era tanta, mentre Bielsa si è svincolato dalla Lazio parlando di promesse non rispettate: "Niente di vero - afferma Gianmichele Gentile, avvocanto della Lazio -. Sul contratto non c'è alcuna clausola di mercato".