La magia del tocco, su muscoli magici. Massimo Brusasco – Le mani del mago. Sergio Viganò il massaggiatore dei campioni – Bradipolibri editore – Pag. 160 – Euro 15.00.
Lu è un paesino posto sulle colline del Monferrato, a 25 km. da Alessandria, che fino a qualche anno addietro vantava il record delle vocazioni religiose in rapporto agli abitanti. Sulla linea dei miracoli o presunti tali, il testimone sembra sia passato a Sergio Giosuè Viganò, nato a Garbagnate nel milanese, ormai di stanza a Lu, dove ha acquistato una villetta nel 1994, suggellando in tal modo una fedeltà che non è mai venuta meno. Rafforzata da tradizioni antiche, ottima cucina innaffiata da vini di qualità e da panorami stupenti. Massimo Brusasco, l’autore del libro, ha un modo di descrivere il paesaggio e i protagonisti, con tocchi rapidi e netti. Pennellate di storia che qualificano ambienti e personaggi alla Guareschi. Per andare al sodo, Sergio Viganò che oggi si avvicina agli ottanta, portati alla grande, è considerato uno dei più qualificati maghi del massaggio. La sua storia inizia quando la moglie Tina, legge casualmente, sul foglio di un giornale servito a fasciare le uova che aveva appena acquistato, che veniva organizzato un corso per fisioterapisti. “Sergio sognava di diventare chirurgo – ricorda – ma al momento doveva accontentarsi di lavorare alla Fargas che produceva elettrodomestici per cucine. Lo convinsi e fu la sua fortuna. Al secondo anno del corso venne contattato dalla Solbiatese e pochi mesi dopo va all’Alessandria”. Questo l’inizio. Il resto ha un nome preciso: Roberto Mancini.
Nei primi anni ’90, il Sergio massaggiatore all’Alessandria, si era fatto un nome e nel suo studio non mancavano i clienti, compresi i calciatori e non solo. Le sue mani, ma ancor più le sue intuizioni erano un passa parola che attraversavano i campi di calcio di tutta Italia. Un giorno arriva Gianfranco Matteoli, giocatore con precedenti all’Inter e al Cagliari, con i muscoli da sistemare. Lo studio è pieno di gente in attesa, ma Gianfranco gli chiede se può dare un’occhiata al suo amico Roberto, appena arrivato alla Sampdoria dal Bologna. Viganò non sa dire di no e tasta i muscoli del giovane calciatore, trovando subito la soluzione del problema. Roberto è uno jesino di poche parole, ma dalla testa fine e capisce al volo che Sergio ha mani magiche e intuizioni da mago. Diventa il suo massaggiatore e nel 1990, il presidente Mantovani lo chiama alla Samp su suo suggerimento. Quando appende le scarpette al chiodo e diventa allenatore, lo inserisce nel suo staff a tempo pieno. Dall’Inter al Manchester, e a chi gli chiede perché, risponde: “Per forza, Sergio è il Maradona dei fisioterapisti”. A questo punto è giusto lasciare spazio esclusivo all’autore di questo delizioso racconto. La storia di un uomo dalla voce da orco e il cuore d’oro. Tina, la moglie segretaria ne ha da raccontare a iosa e lo fa con arguzia e precisione. Un episodio prima di concludere. Claudio Baglioni stata preparando uno spettacolo da Alessandria. Nel corso delle prove si infortuna, distorsione alla caviglia col rischio di compromettere lo spettacolo. Lo indirizzano allo studio di Sergio, che lo rimette in sesto dopo un paio di sedute. Baglioni per riconoscenza gli offre alcuni biglietti, rifiutati. La figlia Sabrina ricorda l’episodio: “Il suo mondo era nel calcio e nel curare gli infortunati. In realtà non sapeva chi fosse Baglioni, mentre io ci sarei andata volentieri a quel concerto”. La lista dei campioni che si sono fatti curare dal Sergio è troppo lunga per elencarli. L’incredibile è che questo signore dai modi burberi e dalla generosità infinita, ancora oggi, nonostante gli acciacchi del tempo, sia sempre pronto a dare un consiglio e una mano. Seguito dalla fedele Tina, il suo angelo custode.
Giuliano Orlando