Il Bassano negli ultimi anni ha cambiato diversi allenatori. Tanti nomi si sono succeduti sulla panchina dei giallorossi, eppure, il club ha sempre ottenuto grandi risultati, segno inequivocabile di grande gestione e intelligenza. Da quest’anno sulla panchina siede Luca D’Angelo, e i risultati, manco a dirlo, sono sotto gli occhi di tutti: quinto posto a sole tre lunghezze dal Venezia capolista. Di seguito la nostra intervista col tecnico dei veneti.
Salve mister, complimenti per il lavoro svolto finora. Al momento della sua presentazione, il presidente Stefano Rosso ha detto che lei è una persona che lavora molto e parla poco, una mentalità che è in perfetta sintonia con la filosofia societaria. Forse è proprio questo il segreto di questo club?
“Noi stiamo facendo bene. Sabato c’è stata una sconfitta (contro la Maceratese, ndr), sinceramente molto immeritata, però abbiamo una struttura che mette al primo posto il lavoro e credo che sia la cosa migliore in tutte le attività. Il calcio è uno sport di gruppo, perciò solamente attraverso il lavoro si riesce a far crescere tutti e credo che noi ci stiamo riuscendo. Bisogna tenere conto che siamo una squadra quasi del tutto rinnovata, perciò siamo contenti di quello che stiamo facendo”.
Come ha anticipato lei, sabato siete incappati nella seconda sconfitta stagionale (dopo quella col Lumezzane). Forse qualche episodio ha deciso la partita?
“A prescindere dagli episodi avevamo fatto una buonissima gara, creando tanto, però nel calcio ci sta di perdere qualche partita in modo immeritato”.
E’ logico pensare che sabato contro la FeralpiSalò dell’ex Tonino Asta ci sia grande voglia di riscatto. Come avete preparato questa partita che vi vede opposti a una squadra che gioca spesso di contropiede?
“Sappiamo che è un avversario molto forte, perciò ci vorrà una partita importante da parte nostra. Nel nostro girone partite semplice non ce ne sono, la dimostrazione l’abbiamo avuta sabato e la proviamo settimanalmente. SI tratta di un campionato molto livellato, quindi, con la Feralpi sarà un’altra partita da giocare al massimo se vogliamo ottenere il massimo risultato. Dovremmo fare una partita attenta”.
Ha già in mente una formazione o parte di essa?
“Sì, manca un giorno. Ho solo qualche dubbio. Abbiamo una rosa non ampissima ma tutti i giocatori sono bravi. Vedrò di scegliere per il meglio domani”.
Si tratta sicuramente di un campionato livellato. Calendario alla mano, i giallorossi hanno affrontato e sconfitto quasi tutte le grandi avversarie (ad eccezione dei pareggi contro Venezia e Albinoleffe). Forse c’è da migliorare con le piccole?
“I numeri dicono questo ma penso che le partite che non siamo riusciti a vincere con le squadre meno forti avremmo strameritato di vincere. Anzi, forse qualche partita vinta con le squadre più forti non avremmo meritato di vincere. Ma il calcio è così”.
Siete il miglior attacco del girone con 26 reti. Dove può ancora migliorare questa squadra, ammesso che ci sia da migliorare?
“Questo non lo sapevo, guardo poco queste cose (ride, ndr). Abbiamo tanto da migliorare, ma è normale che sia così. Principalmente dobbiamo essere consapevoli che siamo una squadra forte solo nel momento in cui archiviamo quello che prepariamo negli allenamenti. Secondo me quello è il passaggio decisivo”.
Quali sono le squadre che teme di più per il risultato finale?
“Ce ne sono tante. Tutte quelle che sono davanti hanno la possibilità di arrivare fino in fondo. Dico le prime 8-10. Sono tutte squadre forti”.
Dopo il match con i ragazzi di Asta affronterete il Parma. I gialloblù la scorsa settimana hanno vissuto una rivoluzione interna abbastanza importante. Che squadra pensate di trovare? Una vicenda di questo tipo può riflettersi sul campo?
“Bisogna viverle dentro per capire certe situazioni. Penso che capitiamo forse nel momento sbagliato, visto che arriverà il nuovo allenatore proprio nel momento in cui tocca a noi giocare con loro. Il Parma è una squadra molto forte, anche se noi dobbiamo pensare esclusivamente al match di sabato, dopo potremo pensare al Parma”.
In conclusione: il vostro obiettivo resta la promozione?
“Noi dobbiamo fare un buon campionato, penso che per la promozione ci siano squadre più attrezzate. Noi disponiamo di un gruppo forte ma ci sono squadre che per tanti motivi ci sono in questo momento superiori. Ci sono almeno 4-5 squadre che in questo momento sono superiori. Speriamo col tempo di colmare questo divario”.
Il Venezia di Filippo Inzaghi è una di queste?
“I nomi non li faccio perché può sembrare scortese. Vedendo la lista dei giocatori di alcune formazioni sembra abbastanza palese che sono altre le squadre che devono portare a casa la vittoria del campionato”.