Lega Pro 2015/2016, Girone C: la sintesi della 23a giornata

Pubblicato il 21 febbraio 2016 alle 19:45:39
Categoria: Notizie Lega Pro
Autore: Redazione Datasport.it

Sabato 20 febbraio

Matera-Messina 1-1
Un pareggio che non serve a nessuna delle due: Matera e Messina cercano di vincere la partita fino alla fine (soprattutto i padroni di casa), ma devono accontentarsi dell'1-1. La formazione di casa domina il primo tempo, si vede annullare un gol tra le proteste ma sono i peloritani a passare in vantaggio: il gol lo firma Gustavo al 31', complice uno svarione di Piccinni. Poco prima Infantino si era divorato una grossa occasione, ma il pareggio dei locali arriva comunque al 52' con Albadoro: ripresa avvincente, il Matera colpisce ben tre legni ma il muro siciliano resiste.

Lecce-Foggia 3-1
La vendetta è un piatto che va servito freddo: questa volta il derby tra Lecce e Foggia premia i salentini, che dopo lo 0-4 dell'andata si prendono un meritato 3-1 che significa tantissimo in chiave promozione. La corsa dei giallorossi continua, mentre i rossoneri cadono dopo un lungo periodo di imbattibilità: il match è vibrante e nervoso come da previsioni, ma i padroni di casa partono fortissimo e già al 6' sbloccano il punteggio con un gran destro al volo di Lepore. Gli ospiti accusano il colpo, così nella ripresa i salentini firmano il 2-0 con Curiale (splendida girata su cross dalla destra) e il 3-0 con Sowe: il Foggia, nel finale, addolcisce la pillola con Agnelli ma è una magra consolazione.

Paganese-Lupa Castelli Romani 2-0
Tutto secondo pronostico: la Paganese batte 2-0 la Lupa Castelli Romani, infila la quarta vittoria nelle ultime cinque giornate e mette una seria ipoteca sulla salvezza (traguardo che invece è sempre più lontano per i capitolini). L'esordio di Palazzi sulla panchina laziale non è fortunato: dopo sei minuti Bocchetti firma l'1-0 di testa, su punizione di Carcione, poi Secco evita lo 0-2 con una bella parata su Guerri. La reazione degli ospiti è nei piedi di Gurma e Prutsch, ma è troppo poco: la Paganese ha sempre la situazione sotto controllo e a dieci minuti dalla fine mette in ghiaccio i tre punti con Caccavallo.

Casertana-Cosenza 0-1
Colpo grosso del Cosenza, che supera nel finale la Casertana: il match del Pinto finisce 1-0, i silani vincono un match importantissimo e agganciano al terzo posto il Foggia, mentre i falchetti si confermano in crisi (due punti in quattro giornate) e scivolano al quinto posto. La panchina di mister Romaniello, ora, è a forte rischio: eppure la sua squadra non gioca male, nel primo tempo De Angelis prende il palo con una sontuosa rovesciata poi è Murolo a sfiorare il gol, ma quando Rainone lascia i suoi in dieci il Cosenza passa in vantaggio con un rasoterra di Arrigoni. Finale nervoso, ai falchetti saltano i nervi e viene espulso anche Finizio: maxi rissa nel finale, ma chi festeggia è il Cosenza.

Juve Stabia-Martina Franca 6-0
Cosa si può dire di un match che termina 6-0, senza scadere nel banale con battute sul tennis? La Juve Stabia gioca un gran match e ritrova un successo che mancava dal 12 dicembre, mentre il Martina Franca rimane bloccato al penultimo posto e conferma che per salvarsi dovrà sperare in un miracolo sportivo. Il primo tempo si chiude sul 4-0, le vespe trovano sulla loro strada una difesa di burro e ogni volta che affondano fanno gol: Del Sante, Izzillo, Nicastro, Diop e Lisi (doppietta), sono loro i giocatori che entrano nel tabellino dei marcatori. Ospiti mai pericolosi, la sconfitta è pesante ma purtroppo per loro meritata.

Domenica 21 febbraio

Fidelis Andria-Akragas 1-2
La cinquina è servita: l'Akragas di Rigoli continua a correre, vince anche in casa della Fidelis Andria e si allontana sempre di più dalla zona retrocessione. Con questo successo (2-1) il gigante aggancia in classifica proprio i pugliesi, che però escono dal campo con grandi rimpianti: sono infatti loro a giocare meglio, la formazione di D'Angelo costruisce molte palle gol (c'è anche un palo di Piccinni) mentre l'Akragas capitalizza al meglio le uniche due occasioni, con Digrazia e Di Piazza. I padroni di casa accorciano il gap nel finale con De Vena, ma nonostante il forcing conclusivo il pari non arriva.

Catanzaro-Catania 0-0
Niente gol allo stadio Ceravolo, Catanzaro e Catania chiudono con un pareggio a reti bianche e restano entrambe vicine alla zona playout. La partita è condizionata dal forte vento, che rende complicati anche i passaggi più semplici: calabresi pericolosi nel finale di primo tempo con Firenze (bravo Liverani), nella ripresa sono Agnelli e Razzitti a sprecare mentre gli etnei pungono senza successo con Russotto. Un risultato che, in fondo, non serve a nessuna delle due.

Melfi-Ischia 3-0
E' un Melfi da sballo: i lucani dominano la sfida salvezza contro l'Ischia, vincono 3-0 e ritrovano così un successo che mancava da ben sette turni. Per gli isolani si tratta di un ko tremendo, soprattutto per come matura: la squadra di casa, infatti, mette in ghiaccio la pratica in appena mezz'ora, tanto basta ai gialloverdi per mettere a segno le tre reti (Giacomarro, Canotto, Masini, difesa ospite a tratti imbarazzante). La reazione degli isolani è davvero poca cosa, nemmeno l'espulsione di Herrera rivitalizza l'undici di Di Costanzo. Ugolotti può respirare.

Monopoli-Benevento 2-3
Il Benevento non sbaglia e consolida la vetta della classifica: gli Stregoni vincono 3-2 sul campo del Monopoli e si portano a quota 45 in classifica. Primato solitario, a +3 sul Lecce e a +4 sulla coppia composta da Foggia e Cosenza. Non è stato facile avere ragione della formazione biancoverde: avvio di gara pirotecnico, con tre gol in 13' minuti. Apre Cissè, pareggia Di Mariano, quindi il rigore di Mazzeo riporta avanti il Benevento. A venti dal termine Marotta fa 1-3 ma al 91' Croce riapre di nuovo i giochi. Tuttavia non c'è più tempo e gli Stregoni possono esultare: ora serve continuità, qualità che sta puntualmente mancano a tutte le formazioni che si avvicendano al comando della graduatoria.

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