Sabato 12 marzo
Melfi-Martina Franca 1-1
Stesso risultato dell'andata (1-1), un punteggio che non serve nè a
Melfi nè a
Martina Franca (squadre a caccia
disperata di punti salvezza). Chi festeggia, dopo questo incontro, è tuttavia la formazione di
Franceschini che strappa il pareggio in pieno recupero con una beffarda conclusione da fuori area di
Cristofari, sugli sviluppi di un corner: il Melfi si mangia le
mani, la squadra gialloverde trova la rete del vantaggio con
Masini dopo nove minuti e sembra in grado di amministrare la situazione su un campo ai limiti della
praticabilità, ma il boccone
amaro arriva proprio allo scadere.
Cosenza-Paganese 0-0
Nessun gol al San Vito di
Cosenza, il fortino della
Paganese resiste fino alla fine e così i padroni di casa devono incassare un pareggio che può essere
devastante in chiave playoff. Dopo il ko di Matera, l'undici di
Roselli compie un altro passo falso ma questa volta fa ancora più
male: i calabresi, infatti, sfiorano il gol più volte in avvio con
La Mantia e poi nella ripresa
sbagliano un calcio di
rigore con
Cavallaro (concesso per atterramento in area ai danni di Ciancio). Azzurrostellati vicini al gol con
Della Corte (
palo), ma è solo un fuoco di paglia: chi mastica
amaro, alla fine, è il Cosenza.
Monopoli-Lecce 0-1
Smaltita la delusione per il pareggio contro il Melfi, il
Lecce riprende a
marciare verso l'alto grazie alla preziosissima affermazione di misura in casa del
Monopoli. Sono queste le vittorie che nell'arco di una stagione fanno la
differenza: i salentini fanno molta
fatica sul campo dei biancoverdi, ma nella ripresa trovano la rete decisiva grazie ad una
zuccata del difensore
Alcibiade sugli sviluppi di un calcio d'angolo. E' l'episodio che
cambia il destino della gara: il Monopoli non gioca affatto male e rischia poco, ma alla fine deve alzare bandiera
bianca. Il Lecce tenta la fuga.
Ischia-Fidelis Andria 0-0
Giocare a calcio su un terreno di gioco
malmesso come quello del Mazzella è difficile per chiunque:
Ischia e
Fidelis Andria non vanno oltre al pareggio a reti bianche, risultato che permette ai padroni di casa di
muovere la classifica dopo quattro ko di fila. I pugliesi, tuttavia, escono dal campo con rimpianti
enormi: sono loro infatti a giocare meglio, nella ripresa la formazione di
D'Angelo può anche battere un
rigore (
Moracci, l'autore del fallo, viene
espulso) ma
Bollino getta alle ortiche la ghiotta occasione. Il match, per il resto, è
soporifero: una sola occasione nel primo tempo, con
De Vena.
Domenica 13 marzo
Catania-Juve Stabia 1-1
Tre punti in sei giornate, la
crisi del
Catania continua: gli etnei pareggiano 1-1 contro la
Juve Stabia e devono rimandare nuovamente l'appuntamento con la vittoria (che manca da quasi due mesi). La cura
Moriero, per il momento, non funziona: la formazione siciliana dura solo un tempo, nei primi quarantacinque minuti le palle gol fioccano (grosse occasioni per
Calil e
Falcone), poi è
Bombagi a sbloccare il risultato al 27' (il più classico gol dell'ex) ma gli stabiesi sono cinici e firmano l'1-1 prima dell'intervallo con
Diop, su cross di Lisi dalla sinistra. Ripresa molto meno avvincente: i campani si
chiudono e strappano un punto d'oro.
Benevento-Casertana 6-0
Benevento senza alcuna pietà: i giallorossi si riprendono la vetta del campionato e lo fanno con una prestazione
straordinaria, contro una
Casertana troppo
brutta per essere vera. Doveva essere una
supersfida tra due potenze del girone C, un derby campano equilibrato di alta classifica, invece i sanniti dilagano e chiudono 6-0: la difesa ospite commette errori
imbarazzanti,
Marotta firma una
tripletta (in mezzo c'è anche il rigore sbagliato dagli ospiti con
Mancosu) poi sono
Cissè e
Angiulli (doppietta) a definire i contorni di un punteggio tennistico. Nessuno, alla vigilia, avrebbe scommesso su un risultato del genere.
Messina-Foggia 3-2
Quello che succede al San Filippo è a dir poco
clamoroso: il
Foggia perde la seconda partita consecutiva (dopo il contestato ko di Andria) e si allontana dal vertice della classifica, ma è il
modo che lascia di
stucco. I pugliesi, sotto 2-1 al 90', riescono infatti a pareggiare con
Arcidiacono e sognano il
sorpasso, ma un minuto dopo si scoprono e permettono così ai peloritani di ritornare in vantaggio (sinistro vincente di
Fornito). Un epilogo
sconsigliato ai deboli di cuore: in precedenza, il Messina si era portato sull'1-0 con un bolide di
Ionut, poi
Iemmello aveva pareggiato ma ad inizio ripresa era stato
Martinelli a trovare la via del gol.
Matera-Catanzaro 3-0
Ufficiale, il
Matera è pronto a fare saltare il
banco nel girone C: i lucani asfaltano anche il
Catanzaro (3-0 il punteggio) e si portano così ad appena cinque lunghezze dalla terza posizione, occupata ora dalla Casertana. Un recupero
incredibile, ripensando alla difficile prima parte di stagione: nelle ultime diciotto giornate la squadra azzurra ha perso una sola volta, le altre formazioni in lotta per i piani alti dovranno fare
attenzione. Catanzaro mai in partita, i padroni di casa passano in vantaggio con un colpo di testa di
Di Lorenzo e poi raddoppiano con una sassata di
Tomi: nella ripresa, poi è
Albadoro a chiudere i conti. Calabresi a rischio playout.
Lunedì 14 marzo
Akragas-Lupa Castelli Romani 3-0
Riparte la corsa dell'
Akragas, che dopo la sconfitta con la
Juve Stabia si rialza immediatamente rifilando un secco 3-0 alla
Lupa Castelli Romani. All'Esseneto i ragazzi di
Rigoli centrano la settima vittoria nelle ultime otto partite, portandosi a quota 34 in classifica (ottava posizione) e agganciando
Fidelis Andria e
Paganese. Resta sempre più ultima la banda di
Palazzi, inchiodata a quota 8 e con ormai più di un piede in
Serie D. Match a senso unico: dopo cinque minuti i Giganti passano con bomber
Di Piazza, lasciato colpevolmente solo a centroarea dopo un corner di
DiGrazia. Il raddoppio arriva al 28', quando
Madonia dal dischetto non sbaglia e fa 2-0. Il tris arriva di nuovo grazie a Di Piazza, che al 71' chiude definitivamente il match.
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