Lega Pro 2015/2016, Girone C: la sintesi della 26a giornata

Pubblicato il 14 marzo 2016 alle 16:04:46
Categoria: Notizie Lega Pro
Autore: Redazione Datasport.it

Sabato 12 marzo

Melfi-Martina Franca 1-1
Stesso risultato dell'andata (1-1), un punteggio che non serve nè a Melfi nè a Martina Franca (squadre a caccia disperata di punti salvezza). Chi festeggia, dopo questo incontro, è tuttavia la formazione di Franceschini che strappa il pareggio in pieno recupero con una beffarda conclusione da fuori area di Cristofari, sugli sviluppi di un corner: il Melfi si mangia le mani, la squadra gialloverde trova la rete del vantaggio con Masini dopo nove minuti e sembra in grado di amministrare la situazione su un campo ai limiti della praticabilità, ma il boccone amaro arriva proprio allo scadere.

Cosenza-Paganese 0-0
Nessun gol al San Vito di Cosenza, il fortino della Paganese resiste fino alla fine e così i padroni di casa devono incassare un pareggio che può essere devastante in chiave playoff. Dopo il ko di Matera, l'undici di Roselli compie un altro passo falso ma questa volta fa ancora più male: i calabresi, infatti, sfiorano il gol più volte in avvio con La Mantia e poi nella ripresa sbagliano un calcio di rigore con Cavallaro (concesso per atterramento in area ai danni di Ciancio). Azzurrostellati vicini al gol con Della Corte (palo), ma è solo un fuoco di paglia: chi mastica amaro, alla fine, è il Cosenza.

Monopoli-Lecce 0-1
Smaltita la delusione per il pareggio contro il Melfi, il Lecce riprende a marciare verso l'alto grazie alla preziosissima affermazione di misura in casa del Monopoli. Sono queste le vittorie che nell'arco di una stagione fanno la differenza: i salentini fanno molta fatica sul campo dei biancoverdi, ma nella ripresa trovano la rete decisiva grazie ad una zuccata del difensore Alcibiade sugli sviluppi di un calcio d'angolo. E' l'episodio che cambia il destino della gara: il Monopoli non gioca affatto male e rischia poco, ma alla fine deve alzare bandiera bianca. Il Lecce tenta la fuga.

Ischia-Fidelis Andria 0-0
Giocare a calcio su un terreno di gioco malmesso come quello del Mazzella è difficile per chiunque: Ischia e Fidelis Andria non vanno oltre al pareggio a reti bianche, risultato che permette ai padroni di casa di muovere la classifica dopo quattro ko di fila. I pugliesi, tuttavia, escono dal campo con rimpianti enormi: sono loro infatti a giocare meglio, nella ripresa la formazione di D'Angelo può anche battere un rigore (Moracci, l'autore del fallo, viene espulso) ma Bollino getta alle ortiche la ghiotta occasione. Il match, per il resto, è soporifero: una sola occasione nel primo tempo, con De Vena.

Domenica 13 marzo

Catania-Juve Stabia 1-1
Tre punti in sei giornate, la crisi del Catania continua: gli etnei pareggiano 1-1 contro la Juve Stabia e devono rimandare nuovamente l'appuntamento con la vittoria (che manca da quasi due mesi). La cura Moriero, per il momento, non funziona: la formazione siciliana dura solo un tempo, nei primi quarantacinque minuti le palle gol fioccano (grosse occasioni per Calil e Falcone), poi è Bombagi a sbloccare il risultato al 27' (il più classico gol dell'ex) ma gli stabiesi sono cinici e firmano l'1-1 prima dell'intervallo con Diop, su cross di Lisi dalla sinistra. Ripresa molto meno avvincente: i campani si chiudono e strappano un punto d'oro.

Benevento-Casertana 6-0
Benevento senza alcuna pietà: i giallorossi si riprendono la vetta del campionato e lo fanno con una prestazione straordinaria, contro una Casertana troppo brutta per essere vera. Doveva essere una supersfida tra due potenze del girone C, un derby campano equilibrato di alta classifica, invece i sanniti dilagano e chiudono 6-0: la difesa ospite commette errori imbarazzanti, Marotta firma una tripletta (in mezzo c'è anche il rigore sbagliato dagli ospiti con Mancosu) poi sono Cissè e Angiulli (doppietta) a definire i contorni di un punteggio tennistico. Nessuno, alla vigilia, avrebbe scommesso su un risultato del genere.

Messina-Foggia 3-2
Quello che succede al San Filippo è a dir poco clamoroso: il Foggia perde la seconda partita consecutiva (dopo il contestato ko di Andria) e si allontana dal vertice della classifica, ma è il modo che lascia di stucco. I pugliesi, sotto 2-1 al 90', riescono infatti a pareggiare con Arcidiacono e sognano il sorpasso, ma un minuto dopo si scoprono e permettono così ai peloritani di ritornare in vantaggio (sinistro vincente di Fornito). Un epilogo sconsigliato ai deboli di cuore: in precedenza, il Messina si era portato sull'1-0 con un bolide di Ionut, poi Iemmello aveva pareggiato ma ad inizio ripresa era stato Martinelli a trovare la via del gol.

Matera-Catanzaro 3-0
Ufficiale, il Matera è pronto a fare saltare il banco nel girone C: i lucani asfaltano anche il Catanzaro (3-0 il punteggio) e si portano così ad appena cinque lunghezze dalla terza posizione, occupata ora dalla Casertana. Un recupero incredibile, ripensando alla difficile prima parte di stagione: nelle ultime diciotto giornate la squadra azzurra ha perso una sola volta, le altre formazioni in lotta per i piani alti dovranno fare attenzione. Catanzaro mai in partita, i padroni di casa passano in vantaggio con un colpo di testa di Di Lorenzo e poi raddoppiano con una sassata di Tomi: nella ripresa, poi è Albadoro a chiudere i conti. Calabresi a rischio playout.

Lunedì 14 marzo

Akragas-Lupa Castelli Romani 3-0
Riparte la corsa dell'Akragas, che dopo la sconfitta con la Juve Stabia si rialza immediatamente rifilando un secco 3-0 alla Lupa Castelli Romani. All'Esseneto i ragazzi di Rigoli centrano la settima vittoria nelle ultime otto partite, portandosi a quota 34 in classifica (ottava posizione) e agganciando Fidelis Andria e Paganese. Resta sempre più ultima la banda di Palazzi, inchiodata a quota 8 e con ormai più di un piede in Serie D. Match a senso unico: dopo cinque minuti i Giganti passano con bomber Di Piazza, lasciato colpevolmente solo a centroarea dopo un corner di DiGrazia. Il raddoppio arriva al 28', quando Madonia dal dischetto non sbaglia e fa 2-0. Il tris arriva di nuovo grazie a Di Piazza, che al 71' chiude definitivamente il match.

{rec:16286}