Lega Pro 2016-17, 13a giornata Girone C: risultati, marcatori e cronaca

Pubblicato il 14 novembre 2016 alle 23:30:48
Categoria: Notizie Lega Pro
Autore: Redazione Datasport.it

Domenica 13 novembre
 
Siracusa-Akragas 4-2
Tanti gol e spettacolo a grappoli allo stadio De Simone: il derby siciliano manda in orbita il Siracusa, che grazie al 4-2 rifilato all'Akragas (seconda vittoria di fila) tiene a debita distanza la zona playout. Ma l'inizio di gara è tutto a favore dei Giganti, che tra il 13' e il 16' firmano due gol: Gomez rompe gli indugi su splendido cross di Sepe, poi è Cochis a buttarla dentro e a gelare il pubblico di casa. La reazione del Siracusa arriva poco dopo, quando Longoni colpisce la traversa: è solo un antipasto, perché Turati riapre tutto sugli sviluppi di un corner e poi, poco prima dell'intervallo, Catania firma il 2-2 con una punizione deviata dalla barriera. Nella ripresa l'undici di Sottil prende il largo: 3-2 messo a segno da Valente, poi è ancora Catania a trovare la via del gol e a mettere al sicuro la vittoria.

Melfi-Reggina 3-0
Tre gol nello spazio di nove minuti: il Melfi demolisce la Reggina (3-0 al Valerio), ritrova un successo che mancava addirittura da fine agosto ma soprattutto vince uno scontro salvezza di peso notevole. Vittoria meritata dei lucani, mentre gli amaranto entrano ufficialmente in crisi (quarto ko consecutivo per la formazione di mister Zeman): la Reggina soffre moltissimo già nel primo tempo, il portiere Sala evita il peggio con alcuni interventi prodigiosi ma nella ripresa le sue parate non bastano più. Al 66' i padroni di casa rompono il ghiaccio con Laezza, sugli sviluppi di un corner: passano cinque minuti e Gammone cala il raddoppio con una splendida conclusione che si infila nel sette. Ormai la Reggina è alla deriva, al 75' De Bode commette fallo da rigore (rosso per lui) e De Vena mette la sua firma sul tris gialloverde.

Catania-Catanzaro 3-1
Più espulsioni che gol: Catania-Catanzaro è una corrida, non una partita di calcio. Gli etnei vincono 3-1 e continuano la loro rincorsa verso le posizioni di vertice, ma l'arbitro deve estrarre ben cinque cartellini rossi: una cosa che non capita tutti i giorni. Biagianti segna il gol dell'1-0 dopo appena due minuti (tocco vincente da pochi passi), il Catanzaro sfiora il pareggio con Carcione e poi riesce a buttarla dentro con una precisa incornata di Tavares da pochi passi: i padroni di casa, tuttavia, insistono e prima dell'intervallo tornano avanti grazie ad un guizzo di Mazzarani. Nella ripresa succede di tutto: gli animi si scaldano e vengono cacciati anzitempo Prestia, Bergamelli, Gil, Di Bari e Pasqualoni: in mezzo a tutto questo caos arriva il 3-1 firmato da Di Grazia.

Messina-Fidelis Andria 1-1
Pareggio allo stadio San Filippo tra Messina e Fidelis Andria: un risultato che consente alle due squadre di muovere la classifica (per entrambe di tratta del terzo pareggio consecutivo). Sono i pugliesi a prendere l'iniziativa e a portarsi in vantaggio: al 22' la conclusione di Annoni diventa un assist per Cruz, che controlla e insacca. Gli ospiti insistono e sprecano diverse opportunità per raddoppiare, ma nel secondo tempo esce il Messina e il pareggio arriva al 64' con un rigore di Pozzebon (concesso per fallo di Annoni su De Vito). I peloritani rischiano addirittura di conquistare l'intera posta in palio, ma la conclusione di Madonia si stampa sul legno: alla fine il pareggio accontenta tutti.

Paganese-Foggia 1-1

Terzo pareggio consecutivo, a quanto pare il Foggia non sa più vincere: i rossoneri chiudono sull'1-1 in casa della Paganese, un brutto passo falso che rischia di aumentare la forbice con le dirette concorrenti per la promozione. Eppure gli ospiti cominciano nel modo giusto e al 6' sbloccano il risultato grazie a un'azione personale di Sarno, il quale la mette in rete con un velenoso sinistro: la Paganese, tuttavia, gioca senza timori reverenziali e dopo aver sfiorato il pari con Herrera e Cicerelli impatta con Camilleri (tap-in vincente dopo che la punizione di Cicerelli aveva colpito la traversa). Il Foggia, tuttavia, potrebbe tornare in vantaggio nella ripresa quando Sarno si conquista un rigore: Letizia va sul dischetto, ma si fa ipnotizzare da Marruocco.

Monopoli-Vibonese 0-2
Terzo risultato utile consecutivo, ma soprattutto prima affermazione in trasferta: la Vibonese espugna 2-0 il Veneziani di Monopoli, mette in cascina altri tre punti e fa un balzo in avanti enorme in chiave salvezza. I calabresi mettono sul campo il giusto mix di qualità e cinismo, impresa che non riesce ai padroni di casa (due ko e due pareggi nelle ultime quattro giornate): passano appena sette minuti e Cogliati sblocca il risultato con una pregevole conclusione di sinistro, poi il Monopoli prova ad imbastire una reazione ma non riesce a gonfiare la rete avversaria, nonostante le occasioni capitate a Sounas e Montini. Gli ospiti non si disuniscono e in pieno recupero chiudono i conti con Leonetti, in contropiede.

Casertana-Juve Stabia 1-1
Pareggio d'oro per la Juve Stabia, su uno dei campi più difficili della Lega Pro: le veste strappano un ottimo 1-1 contro la Casertana e mantengono il comando della classifica. Il derby campano mantiene le promesse, già all'8' Izzillo segna ma la terna annulla per fuorigioco: le due squadre si affrontano a visto aperto e al 24' i falchetti di casa sbloccano il risultato con un perfetto colpo di testa di Corado. Gli stabiesi non hanno vita facile, ma quando al 60' i locali rimangono in dieci a causa dell'espulsione di Carriero cambia tutto: le vespe aumentano i ritmi e al 77' si rimettono in carreggiata con una potente conclusione di Mastalli. La Juve Stabia si ferma dopo quattro affermazioni di fila, mentre la Casertana rimanda nuovamente l'appuntamento con la vittoria interna (che manca da due mesi).

Lecce-Cosenza 1-1
Alla fine, chi ride, è solo la Juve Stabia: perché pure il Lecce non va oltre il pareggio, la sfida del Via del Mare contro il Cosenza si chiude sull'1-1 e ai salentini rimane la consapevolezza di aver gettato via una ghiotta occasione per ridurre il distacco dalla capolista. Terzo X di fila per i giallorossi, mentre i lupi della Sila tornano a respirare dopo tre scivoloni consecutivi: i calabresi sono bravissimi ad addormentare la partita e a chiudere ogni varco, mister Roselli prepara splendidamente il match dal punto di vista tattico. Sono proprio loro a passare in vantaggio al 32' con una conclusione chirurgica di Gambino, su imbucata di Mungo: i padroni di casa hanno la museruola e riescono a pareggiare solo nella ripresa, con un gioiello di Mancosu (destro a giro da quasi trenta metri).

Matera-Unicusano Fondi 0-0
Una chance sprecata: il Matera aveva l'occasione giusta per per mettere un po' di pepe sulla classifica (ed avvicinarsi alla capolista Juve Stabia), ma contro un buon Unicusano Fondi non va oltre uno sbiadito 0-0. I lucani hanno le polveri bagnate e vanno in bianco per la seconda volta consecutiva, dopo lo 0-0 ottenuto a Messina: la truppa laziale gioca un match di grande intelligenza, spegne le bocche da fuoco di mister Auteri e torna a casa con l'ennesimo risultato utile della stagione (la squadra di Pochesci non perde da ben cinque turni). Poche, pochissime le emozioni al XXI Settembre: qualche fiammata qua e là, il Matera spinge timidamente (chance per Sartore nel primo tempo) ma il match scorre via senza grandi scosse: nemmeno i cambi portano ad una svolta.

Lunedì 14 novembre
 
Taranto-Virtus Francavilla 2-3
La Virtus Francavilla si prende il derby pugliese: i biancazzurri nel monday night della tredicesima giornata vincono 3-2 a Taranto. Iacovone violato, dopo novanta minuti ricchi di spunti e occasioni, soprattutto nella ripresa. Con questo successo i ragazzi di Calabro si portano a quota 18 punti, inserendosi in piena zona playoff con il settimo posto e lasciando la truppa di Prosperi a 11 punti. Il match parte piano, quindi Nzola lo sblocca con un'azione personale, pareggiato cinque minuti dopo da una clamorosa autorete di Idda. La Virtus si riporta avanti in avvio di ripresa: è qui che cambia la gara, grazie al gol immediato di Prezioso, quindi Idda si fa perdonare calando il tris con un colpo di testa. C'è ancora spazio per il rigore trasformato da Bollino e per il palo colto da Nigro a dieci minuti dal termine.